Negli ultimi anni ha scoperto e prodotto quaranta artisti indipendenti italiani come Lo Stato Sociale, Ex Otago, Espana Circo Este, Punkreas e La rappresentante di lista
Si è spento a soli 43 anni, dopo una lunga malattia, a Bologna Matteo “Costa” Romagnoli. Era manager, discografico e soprattutto fondatore di Garrincha Dischi, nata nel 2008. L’etichetta bolognese ha firmato nel corso degli anni oltre quaranta artisti indipendenti italiani come Lo Stato Sociale, Ex Otago, Espana Circo Este, Punkreas e La rappresentante di lista. Romagnoli è stato anche autore per Lo Stato Sociale con “Una vita in vacanza”, che si è classificata al secondo posto al Festival di Sanremo 2018 e ha vinto il Premio della critica della Sala radio e tv Lucio Dalla. Nel 2012 ha pubblicato il disco “Sono solo matti miei”, tredici brani tratti dalla sua esperienza come educatore in un centro per disabili gravi.
Sconvolti Albi Cazzola, Checco Draicchio, Lodo Guenzi, Bebo Guidetti e Carota Roberto, ossia Lo Stato Sociale. La band sui social ha affidato parole commoventi: “Se questa vita è un inferno, la metteremo su un foglio ma non ci faremo la spesa. Sarà solo un gioco in attesa che un milione di nuvole passi e il cuore riprenda il suo corso. Ciao Matteo, ciao Johnny, ciao Mareo, ciao J, ciao Quincy, ciao Romagolo, ciao Gennaro e ciao un altro milione di modi in cui ti abbiamo chiamato in questi anni di vita con te dove ci hai salvato la vita, ci hai sgridato, ci hai amato più di tutti”.
E poi una dichiarazione di grande affetto e riconoscenza: “Senza di te siamo solo 5 st**nzi, prima eravamo in 6 ed era molto meglio. Prima eravamo in un milione ed era bellissimo, perché facevi entrare tutti e solo dentro la tua creatura potevano convivere così tanti freak, solo dentro Garrincha è possibile trovare il tuo amore per i difetti e la perfezione. Ora siamo a pezzi, ma da questi pezzi proveremo a costruire qualcosa di IMPUBBLICABILE, che tu, da ovunque sarai, renderai musica”.
Alla band si sono aggiunte le parole dell’etichetta Garrincha Dischi: “Matteo amava le canzoni, scrivere canzoni. Andare ai concerti, fare i concerti. Collezionare dischi, fare dischi. Uno che se non avesse speso tutti quei soldi in musica avrebbe comprato una casa di proprietà anche bella grande. Un visionario capace di tracciare una strada dove una strada ancora non c’era. Matteo ha dato vita ad una scena, scoprendo e producendo con la sua creatura, Garrincha Dischi, alcune tra le band seminali per la scena indipendente italiana. Matteo ha saputo immaginare e creare un nuovo mondo musicale: libero perché, anche se gli altri non ci volevano, noi eravamo convinti che la nostra musica potesse arrivare a tante persone. Sapeva vedere la bellezza nei difetti e confezionava, a mano e con amore, le canzoni dalla demo (che è sempre meglio!) alla copertina. Matteo ha sempre amato unire le persone, per questo Garrincha rimane una festa. Grazie dalla tua piccola, grande e stramba Famiglia Garrincha”.