Cade il mandato d’arresto europeo per Andrea Cozzolino. La procura federale di Bruxelles ha deciso di revocare il provvedimento per l’europarlamentare eletto dal Pd, coinvolto nel caso Qatargate. “Cozzolino si recherà ora a Bruxelles da uomo libero, per rendere interrogatorio e restare a disposizione dell’autorità giudiziaria”, dicono i legali di Cozzolino, gli avvocati Dezio Ferraro, Federico Conte e Raffaele Bifulco. Dopo la revoca del mandato d’arresto, che “realizza l’obiettivo che la difesa si proponeva”, l’eurodeputato ha rinunciato al ricorso per Cassazione pendente.

Il 17 maggio scorso la corte d’Appello di Napoli aveva dato il suo via libera all’estradizione in Belgio, ma la consegna dell’europarlamentare alle autorità di Bruxelles era congelata fino al pronunciamento della Cassazione. Cozzolino è indagato a Bruxelles per corruzione internazionale. Secondo gli inquirenti l’eurodeputato in qualità di presidente Delegazione per le relazioni con i Paesi del Maghreb e co-presidente della Commissione Parlamentare Congiunta Euro-Marocchina, nonchè nella veste di componente della commissione speciale Pegasus, in concorso e in associazione con altri avrebbe “indebitamente ricevuto, per conto del governo del Marocco, verosimilmente da tale Atomun, denaro per esercitare le sue funzioni parlamentari europee in modo da favorire gli interessi del Marocco all’interno del Parlamento Europeo”. Contestazioni che si riferiscono al periodo compreso tra il primo gennaio 2018 e il 15 luglio 2022. Lo scorso 10 febbraio per Cozzolino gli inquirenti belgi avevano emesso un mandato di arresto europeo. Provvedimento che ora viene revocato.

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