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Schlein: “Berlusconi? Rispetto al funerale, ma non partecipiamo alla beatificazione”. E attacca il governo sulle riforme “a spallate”

Contro i tre giorni di lutto nazionale e la beatificazione di Berlusconi. Contro la decisione del governo Meloni di portare avanti le riforme “a spallate”. Contro le larghe intese, a favore di un dialogo con Giuseppe Conte sulle “battaglie condivise”. Elly Schlein, intervistata da SkyTg24, è partita dal funerale dell’ex presidente del Consiglio e dalla sua decisione di partecipare, e ha poi parlato delle prossime mosse di esecutivo e opposizioni.

La segretaria dem, a differenza del leader M5s, ha deciso di partecipare alle commemorazione nel Duomo di Milano. “Non l’ho mai conosciuto in vita. L’impegno politico di tanti è nato in opposizione al berlusconismo”, ha sostenuto. “Oggi al Nazareno mi trovo a esserci io a guidare la comunità democratica. Abbiamo portato rispetto al funerale. Ma non partecipiamo alla beatificazione di Berlusconi. Ricordiamo le leggi ad personam, il conflitto d’interesse. Ricordiamo la mercificazione di tutto. Abbiamo trovato una forzatura inopportuna nel chiedere i tre giorni di lutto nazionale. È naturale che si riservi a persone che hanno unito la Repubblica, caratteristiche che non corrispondono al Berlusconi politico”.

Schlein ha quindi attaccato l’esecutivo per aver deciso di portare avanti, proprio in queste ore, la riforma della giustizia. “Serve equilibrio” e “non c’è momento più sbagliato che cogliere la morte di Berlusconi per portare avanti riforme a spallate”, ha detto. “Dalle bozze che abbiamo visto la montagna ha partorito un topolino rispetto agli annunci, anzi con alcune scelte che potrebbero ottenere addirittura degli effetti contrari a quelli annunciati. Siamo contrari all’abrogazione dell’abuso d’ufficio, perché andrebbe anche contro agli impegni internazionali. L’Ue sta per approvare una direttiva anti-corruzione che chiede uno strumento di quel tipo. Siamo però dell’idea che sicuramente si possa riformare la fattispecie per evitare alcuni effetti distorsivi. Un conto è la riforma, su cui siamo possibili a ragionare, altro è l’abrogazione tout court, che renderebbe ancora più difficile negoziare il Pnrr. Quindi io sarei molto cauta”. E ha continuato: “Preoccupa che si utilizzi la morte di Berlusconi per spingere una soluzione che sarebbe sbilanciata rispetto a quelle che sono le necessità dell’ordinamento. Serve equilibrio sulla giustizia. Penso che per scrivere buone riforme bisogna avere l’attenzione all’ascolto di chi quelle norme le vive sulla pelle. Soluzioni equilibrate si possono trovare. Il momento più sbagliato è quello di cogliere l’emotività della morte di Berlusconi per portare avanti a spallate ulteriori riforme che potrebbero non essere esattamente equilibrate”.

La leader Pd ha poi tenuto aperto uno spiraglio di dialogo con il presidente del Movimento 5 stelle: “Ci sentiremo con Conte per coordinare le iniziative che le nostre forze stanno portando avanti”, ha dichiarato sempre a SkyTg24. “Ci sono le regionali in Molise su cui abbiamo costruito un’alleanza. Trovo positivo che le nostre forze portino avanti battaglie condivise”. Mentre, sul fronte opposto, Schlein ha ribadito il suo no alle larghe intese (in passato sostenute proprio dai dem): “Il mio impegno politico è nato contro le grandi intese e rimango contraria all’idea delle larghe intese. Maggioranze sempre composite e larghe non sono riuscite ad aggredire i temi, quella strada non mi vedrebbe d’accordo”.

Infine, a proposito dello stato di salute dei dem, ha concluso: “Quando provi a cambiare le cose, trovi resistenze dentro e fuori. Bisogna costruire la credibilità del Pd. Un corpo complesso come quello di un partito non lo cambi dalla testa. Abbiamo avuto problemi non piacevoli: abbiamo perso nei ballottaggi alle Amministrative, ma il Pd si è confermato primo partito. Teniamo ma da soli non bastiamo a vincere”. L’obiettivo, ha detto, sono le prossime elezioni Europee: “L’obiettivo è essere primo partito e quindi superare Fratelli d’Italia”.