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TheBorderline, chi sono gli youtuber alla guida della Lamborghini che ha causato l’incidente e la morte di un bimbo di 5 anni a Roma

Nell'ultimo video postato su TikTok prima dello schianto uno di loro spiegava: “Daje, sono il protagonista di Fast and Furious 27”

di Emanuele Corbo

“Non siamo ricchi ma ci piace spendere per farvi divertire a voi!”. Non c’è niente da ridere nelle gesta dei TheBorderline. L‘ultima sfida degli youtuber romani ha causato la morte di Manuel, 5 anni. La tragedia è avvenuta dopo che la Lamborghini noleggiata dal quartetto si è schiantata contro la Smart su cui viaggiava la famiglia Proietti. Doveva essere una delle loro tante, discutibili, challenge, ovvero imprese da portare a compimento nonostante i pericoli per fornire nuovi contenuti ai follower (600mila iscritti su YouTube, oltre 88mila follower su Instagram). L’esito, invece, è stato dei più drammatici.

CHI SONO I THEBORDERLINE – Vito Loiacono, Matteo Di Pietro, Marco Ciaffaroni: ci sono loro dietro il progetto TheBorderline. Tre youtuber poco più che ventenni che il 14 giugno, dopo essersi alternati per 50 ore alla guida di una Lamborghini, hanno concluso la loro folle corsa contro la vettura su cui viaggiavano Manuel Proietti, 5 anni, unica vittima dell’incidente, la mamma e la sorellina di 3 anni. La macchina di lusso è stata noleggiata presso l’autosalone SkyLimit di Roma, e da quel momento è iniziata la maratona al volante. Alle 15.45 di mercoledì 14 giugno, poi, lo schianto contro la Smart dei Proietti.

LE SFIDE DEI THE BORDERLINE – “Tutto quello che facciamo si basa su di voi, più supporto ci date più contenuti costosi e divertenti porteremo, tra sfide, challenge e scherzi di ogni tipo cercheremo di strapparvi una risata in ogni momento” si legge nella descrizione del loro canale YouTube. “Ogni singolo euro guadagnato su YouTube verrà speso per portare video assurdi e unici”. Assurdi, appunto. Come lo stare 24 ore su una ruota panoramica senza scendere, sopravvivere 50 ore in isolamento o in una prigione di massima sicurezza. Il quartetto andava fiero di rifarsi a MrBeast, “che in America ha costruito un impero attraverso questo tipo di video” e si diceva orgoglioso di portare in Italia per la prima volta contenuti simili. Il leader della formazione è Matteo Di Pietro, detto Dp, Ciaffa quello più schivo, Leo sarebbe il più brillante, che ora studia alla Bocconi di Milano. Come riporta Il Messaggero, un’ora prima dell’incidente su TikTok veniva caricato un video intitolato “Come si comportano i ragazzini di ora con una macchina di lusso” nel quale Vito Loiacono pronunciava le seguenti parole: “Sta macchina va più veloce di Saetta McQueen […] Mi sembra di cavalcare un drago. Daje, sono il protagonista di Fast and Furious 27”. Poi il commento quasi profetico: “Ma questo con la Smart che sta facendo? Abbello, la macchina tua costa 300 euro usata al Conad, la mia costa un miliardo. Vale quanto Amazon”.

LA RABBIA DEGLI UTENTI – Tutto quel che resta, ora, sono gli insulti degli utenti riversatisi sui loro profili dopo l’incidente: “Vergognatevi, tutti. Non esistono parole per quello che avete combinato. Sti social stanno veramente portando l’umanità alla deriva” scrive qualcuno. “Al posto vostro toglierei ogni account, avete tolto una vita a un bambino, col sorrisino in faccia, per le vostre challenge, per i vostri 4 soldini dati dalle vostre famiglie invece di insegnarvi i valori: nessuno dovrà seguirvi dopo oggi” è il commento di qualcun altro.

RETTIFICA
Contrariamente a quanto scritto in una prima versione dell’articolo, la sig.ra Giulia Giannandrea non si trovava a bordo dell’auto al momento dell’incidente. Come specifica il suo legale: la Sig.na Giulia Giannandrea è assolutamente estranea ai fatti narrati in quanto non era nell’autovettura né, per quanto possa rilevare, si diletta nell’attività di youtuber

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