E anche Claudio Santamaria ha usato parole durissime: "Organizzano queste challenge idiote, chiusi per 24 ore in una scatola di cartone o in auto mettendo a rischio la loro vita e quella degli altri. Ormai contano soltanto il traguardo facile, la visibilità, stordirsi di una fama fittizia..."
“Uno dei mali peggiori del Millennio è volersi mettere in mostra col nulla. Organizzano queste challenge idiote, chiusi per 24 ore in una scatola di cartone o in auto mettendo a rischio la loro vita e quella degli altri. Ormai contano soltanto il traguardo facile, la visibilità, stordirsi di una fama fittizia ma abbiamo toccato il colmo della follia. Sotto la performance devono esserci lo studio, il talento… al contrario si veicolano modelli idioti: dalle sfide spericolate alla sessualizzazione delle ragazze fin dalla giovanissima età”. Parole di Claudio Santamaria. Si riferisce a quanto accaduto a Casal Palocco ieri 15 giugno alle 15:45, lo scontro tra la Lambroghini guidata da uno youtuber nell’ambito di una challenge social, e una smart. Scontro che è costato la vita a un bambino di 5 anni. “Gli adulti devono essere più autorevoli senza raccontarsi ‘Eh, ma tanto lo fanno tutti’. Molti preferiscono non farsi martellare perché gli adolescenti, certo, sanno essere molto insistenti, ma se vogliamo davvero il loro bene dovremmo essere i muri che dovranno scavalcare con fatica per crescere invece di farli diventare dei beghini che si inventano challenge in cui per attirare l’attenzione si distrugge la vita di una famiglia”. Durissimo anche l’intervento di Anna Foglietta: “Se tu a vent’anni affitti un Suv Lamborghini sei un c……e. Se tu a vent’anni fai una challenge per filmare la guida di 50 ore a bordo di un Suv Lamborghini affittato, sei un super c……e. Se tu a vent’anni, mentre fai quella challenge a bordo di un Suv Lamborghini affittato, ammazzi un bambino di cinque anni sei un assassino. Come si può credere di essere un vincente solo a bordo di un Suv affittato, per poi postarlo sui social? Ma solo a me fanno infinita tristezza? Ma che razza di vite vivono ‘sti ragazzi? Povera famiglia distrutta. Poveri noi”.