Una delle prime tragedia simili risale al 1935, durante il Tour de France vinto dal passista-scalatore belga Romain Maes: durante la discesa dal colle del Galibier lo spagnolo Armando Cepeda precipitò in un burrone. Una caduta fatale. L’esempio più recente invece, quello rimasto nella memoria del Giro d’Italia, riguardava il belga Wouter Weylandt della Leopard-Trek, morto durante la Corsa Rosa 2011: andò a sbattere contro un muretto durante la discesa di Passo del Blocco, a circa 25 km dall’arrivo. Tutti incidenti che ricordano l’ultima tragedia, la morte di Gino Mader al Giro di Svizzera: il ciclista 26enne svizzero è caduto in un burrone nella discesa finale della quinta tappa con arrivo a La Punt.

I ciclisti morti per una caduta
Nel lontano 1951 Serse Coppi, fratello del campione Fausto, morì a causa di una caduta nell’ultimo chilometro di una tappa del Giro del Piemonte. Un’altra dinamica simile è quella che coinvolse il belga Michel Goffin in un incidente mortale durante una discesa del Tour di Haut Var nel 1987.Nel 1999 poi spagnolo Manuel Sanroma perse la vita sempre per una caduta durante il giro di Catalogna, nel 2003 il ciclista della Cofidis Andrei Kivilev cadde nel finale della seconda tappa della Parigi-Nizza riportando una frattura dell’osso frontale con danni cerebrali, che lo portò alla morte il mattino successivo. Nel 2010 l’italiano Thomas Casarotto finì contro un’automobile durante il Giro del Friuli e morì qualche giorno dopo in ospedale, nel 2006 lo spagnolo Isaac Galvez morì dopo aver colpito una balaustra durante la sei giorni di Gand dopo un contatto con il belga Dimitri De Fauw.

Le morti improvvise
Vari corridori sono anche morti in gara stroncati da un arresto cardiaco. Il primo caso fu l’inglese Tony Simpson, che nel 1967 fu colto da un infarto sul Mont Ventoux. L’italiano Fabio Casartelli, campione olimpico di Barcellona e compagno di squadra di Armstrong alla Motorola, morì per un arresto cardiaco durante la 15esima tappa del Tour de France 1995 sulla discesa del Portet-d’Aspet. Alessio Galletti nel 2005 venne colpito da un infarto in Spagna durante la Subida al Naranco. Più recente è invece il decesso di Daan Myngheer, giovane corridore belga, che nel 2016 morì in ospedale ad Ajaccio dove era stato ricoverato qualche giorno prima per un infarto che l’aveva colpito durante la prima tappa del Criterium International.

Gli incidenti
Joachim Agostinho, icona del ciclismo portoghese, morì nel 1984 una decina di giorni dopo una caduta rimediata al Tour d’Algarve per aver colpito un cane. Tre anni dopo Vicente Mata venne investito da un’auto a Benidorm in occasione del Trophée Luis-Puig. Più recenti invece sono le tragiche morti avvenute in allenamento dei due italiani Michele Scarponi e Davide Rebellin. Il primo nel 2017 venne investito da un furgone ad un incrocio stradale nei pressi di casa sua, mentre il secondo è morto l’anno scorso sempre investito da un furgone lungo la strada Regionale 11, a Montebello Vicentino, in provincia di Vicenza.

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