“Silvio Berlusconi perseguitato dai giudici? Mi limito a citare un fatto, secondo me gravissimo, che ha costituito l’inizio del conflitto tra Berlusconi e la magistratura. E cioè quando nel 1994, quando Berlusconi presiedeva il G8, gli venne notificato un invito a comparire, da parte della Procura della Repubblica di Milano, per mezzo di un articolo del Corriere della Sera, violando tutte le leggi umane e divine”. Per il ministro Carlo Nordio il conflitto tra l’ex fondatore e leader di Forza Italia e la magistratura è coinciso – per colpa di quest’ultima – col famoso invito a comparire che, sul piano politico, portò all’allontanamento di Umberto Bossi dall’allora neo presidente del Consiglio e alla caduta del governo. Ma alla domanda del giornalista de il Fatto Quotidiano, Giacomo Salvini, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, e cioè se Berlusconi fu effettivamente vittima dei giudici, Nordio si è spinto a dire, a un certo punto, che “vi sono stati errori da parte di entrambi (magistratura e Berlusconi, ndr), sono state criticate anche da parte nostra le scelte legislative di Berlusconi che hanno fatto perdere tempo per le vere riforme liberali che aveva in animo”.
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