Continuano i disservizi segnalati per gli account di posta elettronica di Libero e Virgilio, che da ormai 4 giorni risultano inaccessibili agli utenti di tutta Italia. Il down dei due provider è stato segnalato mercoledì 14 giugno, e nella homepage di entrambi i server era comparso un messaggio che annunciava un intervento di manutenzione evolutiva in corso. Ma i problemi non sarebbero stati risolti, visto che “nelle ultime ore si è verificata ancora instabilità all’infrastruttura e-mail che ci costringe prudenzialmente a non poter ancora riaprire il normale flusso” per entrambi gli account: è quanto si legge in una nota di Italiaonline che – scusandosi con gli utenti per i disagi provocati – ha anche assicurato che “i tecnici stanno continuando a lavorare per la risoluzione definitiva del problema che riguarda la maggior parte dei nostri account, ad eccezione delle mail Pec“. “Forniremo aggiornamenti nella giornata odierna, continuando a lavorare come ovvio per la risoluzione nel minor tempo possibile” si legge sempre nella nota, che ricorda che “per ulteriori informazioni, resta attivo per gli utenti il numero di assistenza 02-83 90 55 21″.
Il prolungato disservizio ha causato anche l’interesse della politica. “A distanza di pochi mesi il servizio mail di Libero e Virgilio è in tilt da quattro giorni, con effetti naturalmente negativi per milioni di persone e di professionisti che non possono utilizzare le loro caselle postali”: a dichiararlo è Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Verso la fine dello scorso anno accadde nuovamente – osserva Antoniozzi – con una paralisi che causò diversi problemi agli utenti. Dal 13 giugno le caselle elettroniche sono inutilizzabili e necessita un intervento da parte di Agcom che faccia chiarezza. Libero e Virgilio devono pensare a una forma di risarcimento magari con un rimborso parziale per chi ha la Pec, ma soprattutto chiarire se sono in grado di fornire un servizio adeguato agli utenti”, ha concluso il deputato.