Hanno passato gli ultimi trent’anni a leccargli i tacchi col rialzo in cambio di lauti stipendi, comprensivi di risarcimento per le facce e le dignità perdute. E ora che la pacchia è finita domandano: “Adesso che faranno e come camperanno gli antiberlusconiani?”. Noi continueremo a fare con onestà e dignità il nostro mestiere di raccontare, denunciare e ricordare. E cominciamo rendendo omaggio ai rari italiani che non hanno piegato la schiena, ma hanno usato la lingua per urlare i misfatti politici, morali e penali del delinquente che sequestrava l’Italia e la sua Costituzione per farsi gli affari suoi. Altro che guadagnarci: i pochissimi politici, magistrati, giornalisti, intellettuali e artisti che hanno osato mettersi di traverso sulla via di Arcore sfidando lo smisurato potere del Caimano hanno pagato prezzi altissimi per difendere i princìpi costituzionali e non voltarsi dall’altra parte. Nel Paese di Sottosopra che B. ha edificato e gli sta sopravvivendo, pare che il problema non fosse lui, ma chi l’ha contrastato.