“Con grande tristezza e tanto dolore penso alle vittime del gravissimo naufragio avvenuto nei giorni scorsi al largo delle coste della Grecia. E sembra che il mare fosse calmo. Rinnovo la mia preghiera per quanti hanno perso la vita e imploro che sempre si faccia tutto il possibile per prevenire simili tragedie”. Lo ha affermato Papa Francesco nel suo primo appuntamento pubblico dopo l’intervento all’addome e i nove giorni di degenza al Policlinico Gemelli di Roma. All’Angelus, recitato con i numerosi fedeli presenti in piazza San Pietro, Bergoglio ha ringraziato tutti coloro che gli hanno testimoniato vicinanza: “Desidero esprimere la mia gratitudine a quanti, nei giorni del mio ricovero al Policlinico Gemelli, mi hanno manifestato affetto, premura e amicizia, e mi hanno assicurato il sostegno della preghiera. Questa vicinanza umana e spirituale è stata per me di grande aiuto e conforto. Grazie a tutti, grazie a voi, grazie di cuore!”.
Francesco, inoltre, ha ricordato la Giornata mondiale del rifugiato, promossa dalle Nazioni Unite, in programma il 20 giugno. Il pensiero del Pontefice, inoltre, è andato ad alcuni conflitti in corso: “Prego anche per i giovani studenti, vittime del brutale attacco avvenuto contro una scuola nell’ovest dell’Uganda. Questa lotta, questa guerra dappertutto… preghiamo per la pace!”. E ha aggiunto: “Perseveriamo nella preghiera per la popolazione della martoriata Ucraina – non dimentichiamola! – che soffre tanto”. Nella breve meditazione del Vangelo domenicale, Bergoglio ha ricordato quanto è importante “annunciare che Dio è vicino. Ma come farlo? Nel Vangelo Gesù raccomanda di non dire tante parole, ma di compiere tanti gesti di amore e di speranza nel nome del Signore; non dire tante parole, ma compiere gesti: ‘Guarite gli infermi – dice – risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date’. Ecco il cuore dell’annuncio: la testimonianza gratuita, il servizio. Vi dico una cosa: a me lasciano sempre molto perplesso i ‘parolai’, con il loro tanto parlare e niente fare”.
Lunedì 19 giugno il Papa riprenderà regolarmente tutte le udienze in programma, tranne quella generale di mercoledì 21 giugno che, come ha precisato la Sala Stampa della Santa Sede, è stata “annullata per salvaguardare il recupero post operatorio del Santo Padre”. Nell’agenda della prossima settimana ci sono anche alcuni faccia a faccia molto importanti: il 20 giugno quello con il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, e il giorno successivo quello con il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva. Appena rientrato nella sua residenza, Casa Santa Marta, Francesco ha incontrato il metropolita Antonij di Volokolamsk, presidente del Dipartimento degli affari esterni del Patriarcato di Mosca. Un colloquio importante in vista del prossimo viaggio in Russia del cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Bologna, reduce da un’importante missione di pace a Kiev come inviato del Papa.