“Dai mi sono espresso in modo istintivo sugli YouTuber in generale e non dovevo”. Con un post sul suo profilo Twitter, l’attore Alessandro Gassmann fa “mea culpa” e si scusa dopo le polemiche suscitate dalle sue dichiarazioni sui TheBorderline, il gruppo di youtuber responsabile della morte del piccolo Manuel Proietti, avvenuta a Casal Palocco (Roma), durante una “challenge” social che prevedeva una folle corsa in Lamborghini.
Subito dopo la tragedia, infatti, il popolare attore romano si era lasciato andare ad uno sfogo: “Una legge che vieti di guadagnare da YouTube, costringa chi posta a mettere sempre faccia e indirizzo email, e che sequestri gli introiti in caso di danni procurati. Se youtuber sotto i 22 anni, punibili anche genitori. La situazione è fuori controllo e va regolata”. Parole che però avevano suscitato molti commenti contrariati, soprattutto da parte di chi difendeva l’attività dei tanti creator che sulla piattaforma guadagnano con i loro contenuti senza derive allarmanti come quelle invece di cui sono accusati i TheBorderline.
“Ma se si togliesse a questi trogloditi, a questo punto pericolosi per se stessi e gli altri, di guadagnare con i loro post , gli si taglierebbero le gambe e forse si salverebbero molte vite. Cordoglio per la famiglia del bambino ucciso. #ManuelRip“, aveva aggiunto sempre Gassmann. Che oggi, però, si è scusato per l’impulsività del messaggio iniziale, con cui ha inevitabilmente attaccato anche gli youtuber che fanno semplicemente il loro lavoro, facendo – come si suol dire – di tutta l’erba un fascio: “Dai mi sono espresso in modo istintivo sugli YouTubers in generale e non dovevo. Ma penso che chi usa quel mezzo con talento e intelligenza, dovrebbe chiedere una regolamentazione o delle difese che li distingua da ciò che invece è, come abbiamo visto, pericoloso e molto diffuso”, ha concluso l’attore.