Forse un malore gli è stato fatale. Il corpo senza vita del fumettista Graziano Origa, 71 anni, è stato ritrovato in mare domenica 18 giugno. Il cadavere di Origa, noto disegnatore (ma non solo: era anche un grafico, giornalista e direttore editoriale), è stato recuperato durante la notte al Poetto di Quartu, in località Margine Rosso (Sardegna). L’artista viveva da tempo a Dolianova, comune di 10 mila abitanti a circa 15 chilometri da Cagliari dove era nato nel 1952, anche se risiedeva a Malo, in provincia di Vicenza. Il corpo è stato notato in mare poco dopo mezzanotte da un passante, che ha immediatamente dato l’allarme. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Quartu Sant’Elena e subito dopo la Capitaneria di Porto.
È stato proprio il personale della Guardia costiera a recuperare il cadavere, che è stato trasferito poi al cimitero di San Michele, dove saranno eseguiti gli accertamenti necroscopici per chiarire le cause della morte. Dall’esame esterno condotto dal medico legale non sono emersi segni di violenza: il 71enne potrebbe aver avuto un malore ed essere caduto in mare, ma non si esclude l’ipotesi del gesto volontario.
Graziano Origa era molto noto nel mondo del fumetto italiano: negli anni Settanta era stato direttore della rivista underground Gong e aveva avviato, insieme ad un gruppo di aspiranti fumettisti – oggi disegnatori di testate come Dylan Dog e Tex -, lo Studio Origa. A lui si attribuisce anche la creazione della testata Fumetti d’Italia e del personaggio Videomax (un hacker con poteri da supereroe): Origa è stato un artista pop all’epoca di Warhol e anche un antesignano dei punk. Il fumettista ha collaborato a centinaia di quotidiani, settimanali e mensili, in Italia e all’estero. Il sindaco di Dolianova, Ivan Piras, ha espresso il cordoglio per la morte dell’artista a nome dell’intera comunità: “Perdiamo un artista, un amico. Graziano ha dato lustro al nostro paese”.
