Cristiano Ronaldo all’Al-Nassr, l’acquisto del Newcastle e la candidatura per i Mondiali 2030. L’assalto dell’Arabia Saudita al calcio è cominciato con queste tre mosse e sta proseguendo con una serie di offerte indicenti: Karim Benzema già si è unito alla Saudi Professional League, presto a Ryad arriveranno molti altri calciatori. Tra questi, ad esempio, Ruben Neves: ex capitano del Wolverhampton, solo 26enne, pagato 55 milioni. Insomma, il piano di sportwashing saudita sembra non volersi fermare a qualche colpo ad effetto: il regime di Bin Salman vuole costruire una nuova reputazione tramite il calcio e sarebbe pronto a nuove follie. Una di queste, secondo Tuttosport, prevede la creazione di una nuova competizione a cui invitare anche squadre straniere, come Juventus e Barcellona.
Il quotidiano sportivo di Torino traccia uno scenario, ancora molto teorico, dei possibili sviluppi del calcio in Arabia Saudita. Il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin ha per ora mostrato di non avere timori: “Tutti questi soldi – ha detto a Nos – sono un errore per il calcio arabo. Acquistare giocatori a fine carriera non fa sviluppare il calcio. La Cina insegna”. Stando alla ricostruzione di Tuttosport, sta sottovalutando la portata del fenomeno: a Ryad infatti si starebbe studiando una nuova competizione, la cosiddetta Saudi Champions. Il tentativo di copiare la Champions League è evidente, ma secondo il quotidiano sportivo il vero punto di riferimento sarebbe il progetto (fallito) della Superlega. Un modo per attirare grandi club stranieri a suon di milioni, in primis chi in questo momento è in rotta con l’Uefa. Per questo, Juventus e Barcellona potrebbero essere due candidate, in particolar modo se Nyon decidesse di punirle con l’eslcusione dalle Coppe rispettivamente per l’inchiesta Prisma e il caso Negreira. Per ora siamo alla fantascienza, ma lo era anche l’ipotesi di organizzare un Mondiale in inverno.