Patrizio Ruscio, commercialista di 60 anni, ha confessato l‘omicidio della madre 90enne, Ottavina Maestripieri, avvenuto la mattina dello scorso 1 giugno nel suo appartamento di Monteverdi di Pistoia. Ruscio ha ammesso le sue responsabilità durante l’interrogatorio che lui stesso e il suo legale, Francesco Stefani, avevano chiesto ai sostituti procuratori Linda Gambassi e Lombardo De Gaudio, titolari delle indagini.
Per oltre tre ore e mezzo il matricida ha spiegato tutti gli avvenimenti, confessando l’assassinio e assumendosi, di conseguenza, la responsabilità del gesto. Ha tralasciato però la spiegazione del motivo anche se il suo legale presuppone sia stato il clima di esasperazione che ha vissuto negli ultimi mesi che l’ha portato poi a reagire così all’interno di una discussione con sua madre: stava infatti scontando una pena con detenzione domiciliare a causa di un reato di truffa nei confronti di alcuni suoi clienti. “Ho procurato tanti danni alla mia famiglia” ha detto l’uomo.
Sempre secondo il racconto del legale, Ruscio si è reso conto pochi minuti dopo averle tappato la bocca che evidentemente sua madre non stava bene ed essendo lei ancora in vita ha provato a rianimarla, senza riuscirci. Ha chiamato allora il 118, non raccontando loro la verità, ma avvertendogli di chiamare le forze dell’ordine. Per l’avvocato Stefani, quindi, il suo assistito “aveva così voluto lanciare il segnale, a chi avrebbe svolto le indagini, che la madre non poteva essere morta di morte naturale, però nei primi giorni non è riuscito a liberarsi di questo peso, l’ha fatto adesso, devo dire con dovizia di particolari, raccontando tutto quello che era accaduto”.