“Da Silvio Berlusconi ci divideva tutto, perché consideravamo, e consideriamo, Berlusconi portatore di un disegno politico dal nostro punto di vista regressivo. Un disegno seduttivo, fondato sulla cultura del mercato che ha trasformato la società italiana. Avevamo, e abbiamo, visioni della società opposte: lui credeva nelle magnifiche sorti del mercato e contrastava qualsiasi forma di controllo mentre noi crediamo che senza controllo i prezzi li paghino sempre i più deboli”. Così il capogruppo dell’Alleanza verdi e sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto di Palazzo Madama, ha introdotto il suo intervento durante la commemorazione di Silvio Berlusconi in Senato. “Sarebbe ipocrita nascondere oggi le critiche che gli abbiamo sempre fatto: legami opachi, rapporti e amicizie imbarazzanti, la legittimazione della mercificazione del corpo delle donne. Non posso non sottolineare che oggi a distanza di trent’anni dalla sua discesa in campo l’Italia non è certo un paese migliore di prima. Come sarebbe ipocrita non vedere che spesso gli avversari lo hanno combattuto con armi e argomenti che hanno fatto, a loro volta, danni alla cultura politica di questo paese”
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