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Parigi 2024, “corruzione negli appalti per le Olimpiadi”: perquisizioni nelle sedi dei Giochi

Bufera sull’organizzazione dei Giochi olimpici di Parigi 2024: questa mattina gli investigatori incaricati dalla Procura finanziaria nazionale francese (Pnf) sono entrati nella sede del comitato organizzatore delle Olimpiadi a SaintDenis, ma sono in atto perquisizioni in diversi siti legati ai Giochi, tra cui la sede della Solideo, la società responsabile delle strutture olimpiche. Le perquisizioni si inseriscono nell’ambito di due indagini preliminari avviate rispettivamente nel 2017 e nel 2022 per sospetti casi di corruzione: le accuse sono di appropriazione indebita, conflitto d’interessi e favoritismo. Entrambe riguardano appunto appalti assegnati nell’ambito dell’organizzazione dei Giochi. Nell’aprile 2021, due rapporti dell’Agenzia anticorruzione francese (Afa) sull’organizzazione delle Olimpiadi avevano indicato “rischi di violazione della correttezza” e “conflitti di interesse“.

Le Olimpiadi di Parigi sono in programma dal 26 luglio al 26 agosto 2024. L’inchiesta del 2022 fa seguito appunto al rapporto dell’Agenzia anticorruzione che ha scoperto possibili irregolarità in alcuni appalti pubblici assegnati da Cojop (il comitato organizzatore) e Solideo. Il fascicolo precedente, quello aperto nel 2017, riguarda sempre indagini per conflitto d’interesse, appropriazione indebita e favoritismi nell’assegnazione degli appalti da parte del comitato organizzatore e del comitato promotore di Parigi 2024. Le perquisizioni sono state effettuate anche dai componenti dell’Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e ai reati finanziari e fiscali.

L’altro caso: le denunce dei lavoratori – Dieci operai africani che hanno lavorato in condizioni irregolari sui cantieri dei Giochi Olimpici di Paris-2024 hanno denunciato diverse ditte edili della Francia, tra cui colossi come Vinci, Eiffage, Spie Batignolles e GCC. Gli operai sans-papiers chiedono che venga attribuito il giusto “riconoscimento del loro lavoro”. La denuncia è stata depositata presso il tribunale del lavoro (Prudhommes). I lavoratori, che nel frattempo sono stati regolarizzati dalle ditte in questione, risultano in gran parte originari del Mali. Nella denuncia, deplorano una forma di “sfruttamento” nei cantieri di Parigi 2024 dove dicono di aver lavorato senza contratto di lavoro né busta paga. Ora invocano “il riconoscimento di un contratto di lavoro”, ha spiegato all’agenzia France Presse il sindacalista Richard Bloch, che gli ha assistiti nella rivendicazione dei loro diritti. Lo scorso anno, la procura di Bobigny, vicino Parigi, aveva aperto un’inchiesta preliminare dopo l’individuazione di lavoratori irregolari sui cantieri olimpici.