“Oggi compio 30 anni, direi che è ora di togliersi la maschera“. E ancora: “Chiedete agli amici come stanno.. davvero. Non fidatevi delle foto sui social”. È il messaggio “ermetico” postato nelle stories del suo profilo Instagram da Benjamin Mascolo, per tutti “il Benji” del duo musicale Benji & Fede. Il cantante, in occasione del suo compleanno, ha deciso di mettersi a nudo in un lungo post in cui ha spiegato il significato di queste sue parole. Per farlo ha scelto due foto rappresentative di due momenti molto diversi della sua vita: una scattata durante un concerto, mentre si esibisce sotto la luce dei riflettori, e un’altra decisamente più intima, nella vasca da bagno, con i tatuaggi in bella vista e lo sguardo perso tra mille pensieri.
Il cantante è reduce infatti da un periodo buio, che lui stesso nel post ha definito di “autodistruzione e auto sabotaggio“, facendo intendere ai fan di essere stato vittima della depressione, che sarebbe arrivata dopo un momento più che roseo, ovvero quello passato a Los Angeles con la sua ex fidanzata (e anche promessa sposa prima che la storia si concludesse), l’attrice e cantante americana Bella Thorne. E così affida a Instagram le sue riflessioni, rivelando che fino a poco fa non avrebbe nemmeno pensato di compiere il traguardo dei 30 anni: “Una serie di abitudini molto sbagliate mi aveva avvicinato troppo a una parte buia di me, che purtroppo esiste e che sto imparando a gestire. Dopo aver deluso me stesso e tante persone importanti e che mi amavano, ha iniziato a crescere un unico desiderio: quello di autodistruggermi e sabotarmi, sentivo solo di voler sparire. Sono arrivato a non alzarmi da letto per giornate intere. Nella foto del post, scattata solo qualche mese fa, mi stavo lavando per la prima volta dopo 30 giorni.”, ha scritto il cantante.
Per poi proseguire: “Quando ricevevo un messaggio con la domanda ‘dove sei finito?’ da un familiare, un amico, un collega, provavo prima vergogna, e subito dopo un piacere tossico.. stavamo finalmente rimanendo soli io e la mia voglia di non vivere. In realtà solo non ci sono rimasto, perché un piccolissimo gruppo di persone restate vicino a me mi ha dato un’altra occasione. Facendomi vedere un po’ di luce nel mio mondo di pensieri scuri. I primissimi passi ho ricominciato a muoverli per loro, quelli subito dopo per me stesso, nel rispetto di una vita che Dio mi ha dato e di cui non sapevo più riconoscere il valore. Non sarò mai abbastanza grato a chi mi ha teso una mano, a chi mi ha fatto capire (a me che per tanto tempo mi sono creduto invincibile) che non c’è vergogna nell’ammettere di avere bisogno di aiuto.”