“Le prime #brigatedicittadinanza all’opera! Brigata giardini, Brigata marciapiedi, Brigata siepi, grazie!”. Beppe Grillo insiste e posta su Facebook altre cinque fotografie che riprendono la sua discussa provocazione lanciata sabato scorso dal palco della manifestazione contro il precariato del Movimento 5 stelle a Roma, quando aveva invitato gli attivisti a a formare “brigate di cittadinanza“ e mettersi il “passamontagna” per andare “di nascosto a fare i lavoretti, sistemare marciapiedi, aiuole, tombini” (video). Nelle immagini si vedono cinque uomini in passamontagna che, “armati” di rastrello, forbici e cazzuola, ripuliscono spiagge e marciapiedi, tagliano via erbacce e tappano buche.
La gag di Grillo era stata seguita da una serie di reazioni “pavloviane” da parte di politici e giornali di destra (e non solo), che lo avevano accusato di “istigare alla violenza” e “rievocare lessicalmente organizzazioni eversive”, cioè le Brigate rosse. E dalla minoranza dem qualcuno ne aveva approfittato per mettere in difficoltà la segretaria Elly Schlein, che aveva partecipato all’inizio del corteo. Per tutta risposta, il giorno successivo il comico aveva postato su Instagram una sua foto in giacca militare e cappello mimetico, maglietta del Movimento 5 stelle, passamontagna, occhiali da sole e un cartello in mano: “Brigata di cittadinanza, reparto d’assalto”.
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