L’ennesima clamorosa figuraccia del calcio italiano rischia di concretizzarsi a breve: dopo la sorprendente promozione del Lecco, diventata la favola della stagione, il club lombardo è a un passo dall’esclusione dalla Serie B appena conquistata dopo 50 anni di attesa e di sofferenze. Dalla gioia all’incubo, tutto nel giro di 48 ore. Cosa è successo? Lo stadio del Lecco, il Rigamonti-Ceppi, è inadeguato rispetto agli standard minimi previsti per la cadetteria. Era noto, ma la società del presidente Paolo Di Nunno non ha fatto in tempo a presentare un’alternativa. Infatti, il Lecco aveva deciso di spostarsi all’Euganeo di Padova, ma la mail pec con il via libera del Questore è arrivata fuori tempo massimo. È stata inviata mercoledì mattina, mentre il termine scadeva a mezzanotte. Non sono previste deroghe, quindi in base al regolamento non ci sarebbero alternative: Lecco escluso dalla Serie B, Brescia o Perugia in lizza come possibili ripescate.
Il Lecco ha conquistato la promozione sul campo domenica 18 giugno, battendo il Foggia nel ritorno della finale play-off. Ha avuto quindi 48 ore di tempo per trovare un nuovo stadio. Il Rigamonti-Ceppi infatti ha bisogno di lavori di adeguamento per arrivare ad avere almeno una capienza di 5.500 posti. Ma servono interventi anche sui servizi igienici e sugli spogliatoi. Nell’attesa, il Lecco avrebbe dovuto spostarsi appunto in un’altra sede, che non è riuscita a trovare in due giorni. E proprio su questo aspetto farà leva la società per sperare di evitare l’esclusione: i play-off promozione di Serie C sono partiti in ritardo, quindi il tempo per trovare una soluzione è stato troppo poco.
Se il Lecco è pronto a presentare ricorso in caso di esclusione ufficiale, dall’altra parte c’è chi spera nel ripescaggio e farà di tutto per far applicare rigorosamente il regolamento. Forte è soprattutto l’interesse del Brescia, che ha perso lo spareggio salvezza con il Cosenza. Il rischio, che riguarda tutto il sistema calcio, è quello di vivere l’ennesima estate di incertezza, con la composizione dei campionati di Serie B e Lega Pro in stand by in attesa delle decisioni dei tribunali.