Cronaca

Kata, per trovare la bambina scomparsa la procura di Firenze passerà al setaccio le immagini di tutte le 1500 telecamere della città

Acquisire tutte le registrazioni delle telecamere della città di Firenze e sottoporle a un massiccio esame delle immagini. È il maxi piano d’indagine deciso durante il vertice con gli investigatori, che si è tenuto in procura in serata. L’operazione potrebbe riguardare circa 1.500 telecamere pubbliche puntate sulle strade di Firenze. La ricerca sarà concentrata sui giorni 10 e 11 giugno. Secondo quanto appreso, verrà approntato un vasto dispiegamento di personale dei gruppi di specializzazione dei carabinieri. Nel vertice degli inquirenti sono inoltre stati ricostruiti gli orari relativi ai momenti della sparizione della bambina. Le indagini sono coordinate dall’aggiunto Luca Tescaroli e sono condotte dal sostituto Christine Von Borries.

Mia Kataleya Chiclio Alvarez, la bimba peruviana di 5 anni, è scomparsa dal 10 giugno mentre stava giocando nel cortile dell’ex hotel Astor di Firenze, dove viveva con la famiglia. La riunione al palazzo di giustizia ha pianificato le prossime attività dei magistrati con il Ros e i militari del Nucleo Investigativo del comando provinciale dei carabinieri. Le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area dell’ex albergo non avrebbero fornito informazioni utili circa la sparizione di Kata, come i familiari chiamano la bambina. Da qui l’esigenza di allargare il perimetro dei filmati registrati dalle videocamere che è stato esteso all’intera città, in modo poter individuare trecce legate ai possibili rapitori della piccola di 5 anni. “Kata è stata rapita“, continuano a ripetere il padre Miguel Angel Romero Chicclo e la madre Kathrine Alvarez, dopo che nessuna traccia di lei è stata trovata nell’ex hotel dopo una maxi ispezione dei carabinieri con i reparti speciali Gis, Sis e Ros durata due giorni. Nel frattempo continua l’esame dei reperti sequestrati dai carabinieri durante i sopralluoghi.