Un minuto e trenta secondi di immagini che mostrano perlopiù alluvioni, piogge torrenziali, strade come fiumi. È questo il contenuto di un video pubblicato dagli attivisti di Ultima Generazione che mostra il “diario climatico degli ultimi 20 giorni in Italia”.
La clip raccoglie alcuni momenti drammatici degli eventi estremi che si sono abbattuti sulla penisola tra il 24 maggio e il 14 giugno scorso: ripercorre quello che è accaduto a Brescia e Rezzato il 24 maggio, a Roma il 27 maggio, a Torbole (Trento) il 31 maggio e poi a Arce (Frosinone) il 1° giugno, a Taranto il 2 giugno, a Matera il 3 giugno, a Badesse (Siena) il 4 giugno, a Palombara (Roma) e a Cagli (Pesaro Urbino) il 5 giugno, Catanzaro il 12 giugno e Fluminimaggiore (Sud Sardegna) il 14 giugno. Un’Italia, denunciano gli attivisti, “che non viene raccontata ma che esiste”. “Lo stesso silenzio – dicono ancora – è riservato agli effetti della crisi climatica sulla nostra pelle. Negli ultimi anni gli eventi estremi sono aumentati esponenzialmente, in piena coerenza con quanto previsto dagli scienziati. Nel 2022 abbiamo visto oltre 300 eventi meteorologici estremi. Ora, nel 2023, abbiamo già superato i 500”.
“L’impatto sulla nostra economia (turismo, infrastrutture, case, sanità pubblica) è elevatissimo, si parla di decine di miliardi di euro all’anno. E quest’anno lo scotto sarà ancora più alto a causa dell’alluvione in Emilia. I governi ci stanno portando al collasso, diventeremo sempre più poveri mentre pochi eletti continueranno nell’agiatezza”, prosegue la didascalia del reel. Secondo gli attivisti, ora “bisogna agire” chiedendo ai Governi “l’interruzione dei sussidi pubblici ai combustibili fossili” che sono “la causa principale del surriscaldamento globale”. “Non basta scaricare le responsabilità sugli altri”, concludono.