Prosegue la spending review bianconera: con un messaggio sui propri canali social la Juventus saluta ufficialmente Angel Di Maria. L’argentino alla fine è rimasto a Torino solamente un anno, che la società riassume così: “Angel aveva firmato un contratto annuale dopo la lunga esperienza al PSG, aggiungendo la Serie A alla lista dei grandi campionati conosciuti in carriera. La sua avventura con la Juve si chiude con 40 match disputati, sprazzi di grande classe e 8 gol segnati… Grazie per tutto Fideo e in bocca al lupo per il futuro!”. Ovviamente restano i rimpianti, ma la mancata partecipazione alla prossima Champions League obbliga il club a imporre un regime di austerity. Che nel calcio significa soprattutto tagliare il monte ingaggi.
Quello della Juventus con il mancato rinnovo di Di Maria si alleggerirà di ben 11 milioni di euro (questo il costo lordo dello stipendio del Fideo). Di fatto un risparmio per i bianconeri, che si aggiunge a quelle scaturiti dagli addii a parametro zero di altri giocatori dallo stipendio pesante. Su tutti Leandro Paredes: la mancata conferma del centrocampista porta a un taglio di 13 milioni. L’ultimo – ma solo per ora – addio benefico per i conti bianconeri è quello di Juan Cuadrado: guadagnava circa 5 milioni a stagione, che per la Juve significavano una spesa di 9,2 milioni. In tutto, quindi, il taglio al monte ingaggi ha già superato i 33 milioni, ma la Juve è solo all’inizio.
La situazione più incerta riguarda il rinnovo di Adrien Rabiot, che deve ancora dare una risposta al club e ad Allegri: il suo ingaggio vale a sua volta 9,2 milioni lordi all’anno. Il primo nome del mercato in uscita è invece quello di Alex Sandro: il terzino brasiliano potrebbe andare in Arabia Saudita, facendo guadagnare alla Juve qualcosa più di 11 milioni di ingaggio lordo. E poi ci sono gli altri esuberi da piazzare: Arthur, McKennie e Zakaria. Altri stipendi elevati a cui il club vorrebbe volentieri rinunciare: la mancata partecipazione alla Champions vale una perdita di oltre 80 milioni, la Juve vuole arrivare a coprire almeno parte di questa cifra abbattendo il monte ingaggi.