La Scozia da sempre affascina le persone per la sua storia e la natura aspra che fa da sfondo alle leggende celtiche. E se il sogno è quello di trovare un lavoro in una di queste località fatate, l’isola di Barra, nelle Western Isles, lo può avverare. Conosciuta per le splendide spiagge può vantarsi di avere l’unica pista al mondo su spiaggia destinata ai voli di linea, vera attrazione dell’isola.
L’aeroporto al momento è in manutenzione ma la fine della ristrutturazione è prevista per agosto. E in previsione dell’apertura di un bar si sta cercando la persona giusta che accolga i passeggeri anche quando, per colpa della marea, non potranno partire. All’interno dell’Highlands and Islands Airports Ltd (Hial), la struttura potrà portare giovamento non solo ai turisti ma anche ai locali: sarà, infatti, l’unico caffè della zona. “È incredibile – afferma il direttore dell’aeroporto Michael Galbraith – la quantità di persone che vengono a chiedere: ‘Quando apre il caffè?'”. Aggiunge: “Di solito un aeroporto è un aeroporto e basta. Tutti i passeggeri passano e sono gli unici clienti che hanno. Ma noi abbiamo gente del posto che vuole uno spuntino o un caffè e una torta. Ci sono i turisti che vogliono vedere l’atterraggio dell’aereo, ci sono i tour in pullman e ci sono anche i passeggeri stessi”. “Abbiamo all’incirca 11.000-15.000 passeggeri all’anno, ma la cifra può quadruplicare se si considerano tutti gli altri clienti”, specifica prima di concludere.
L’aeroporto di Barra ha anche un’altra particolarità: quando è chiuso e le barriere frangivento sono abbassate, la spiaggia diventa pubblica e frequentata da surfisti, amanti dei cani e famiglie. Dolina Manford che lavora al banco check-in fa sapere: “Si può stare in spiaggia tutti i giorni e questo ci fa sorridere. Si può anche nuotare sulla pista la sera. Ogni giorno si vede qualcosa di diverso. Gli aerei che atterrano e decollano: non ci si stanca mai di guardarli“. E il caffè cerca personale che assista i passeggeri in arrivo e in partenza. Il manager dell’aeroporto Michael precisa: “I mesi estivi sono molto impegnativi. Penso al predecessore, avevano circa otto persone ed erano al completo. Chiunque lo affronti dovrà davvero essere pratico. Non puoi sederti e lasciare che gli altri cucinino, sai, dovrai fare la tua parte. Arriva settembre, l’isola diventa tranquilla, fino a Pasqua. Sei rimasto con la gente del posto che entra e il personale per farlo andare avanti. Quindi i mesi invernali sono duri e difficili”. Conclude: “Le giornate estive soleggiate sono buone. Le giornate ventose, quando il tempo è brutto, possono rendere interessanti atterraggi e avvicinamenti. I piloti fanno i loro soldi allora. Sono qui da 29 anni e non ti stanchi mai, mai, mai. Guardo tutte le persone sulle recinzioni con i loro telefoni e macchine fotografiche, e lo vedo ogni giorno”.