È un Riccardo Molinari particolarmente ispirato quello che interviene alla camera dai banchi della Lega per commemorare Silvio Berlusconi. In un crescendo di elogi ha sottolineato come i suoi detrattori per anni abbiano attribuito la sua discesa in politica alla volontà di “tutelare i propri interessi personali”, fatto che, secondo Molinari sarebbe smentibile: “Oggi si può fare una valutazione oggettiva, prima della sua discesa in campo si diceva di lui che potesse competere con un gigante come Murdoch. Dopo la discesa in campo per 30 anni è stato perseguitato da un punto di vista giudiziario e mediatico, ha passato 30 anni a difendersi da accuse infamanti che ne hanno condizionato lo stato di salute, ha dovuto anche subire l’umiliazione della cacciata dal Senato della Repubblica, ma lui ha continuato a lottare fino a che nel Senato ci è rientrato dalla porta principale”.