Matteo Berrettini “non deve ascoltare altre sirene. Metta da parte le stupidaggini che sente in giro sulla sua vita privata”. Così l’ex tennista Omar Camporese difende il 27enne romano, alle prese con una difficile crisi di risultati per via dei continui infortuni e per di più preso di mira a causa della sua relazione con Melissa Satta. Camporese se la prende proprio con gli appassionati italiani di tennis, perché a suo dire “la mentalità italiana è ristretta: quando si perde vanno sempre in cerca di un colpevole“.
L’ex campione bolognese ha analizzato il momento che sta vivendo Berrettini – la sua partecipazione al prossimo Wimbledon resta un’incognita – in un’intervista a La Ragione. “Ho visto da vicino il ritiro di Matteo Berrettini al Masters 2021, a Torino. Stavo commentando la sua partita. Era in lacrime per quel dolore agli addominali, capisco perfettamente cos’ha provato”, spiega Camporese. Che poi aggiunge: “Dall’esterno non ci si rende conto che il tennista vive di routine. Quando questa viene rotta di continuo, diventa difficile rialzarsi. Matteo lo sta vivendo sulla sua pelle. La psiche ne risente tantissimo: ti chiedi in continuazione quando starai bene, se e quando tornerai ad alti livelli”.
Camporese, che nella sua carriera è riuscito a battere stelle del calibro di Lendl e Becker, ha vissuto a sua volta il dramma dei continui infortuni: “Nel 1993, negli anni migliori della carriera, dopo essere entrato nella top 20 in un’era di fuoriclasse, sono iniziati i miei tormenti fisici. Continui intoppi che mi hanno condizionato, messo fuori gioco“, spiega il 55enne. Come Berrettini, che si è ritirato al Queen’s e che da tempo è vittima di continui stop per i problemi agli addominali. Ma Camporese confida in un grande ritorno: “Il suo tennis è aggressivo e sfiancante per la parte alta del corpo. Matteo colpisce estremamente forte, sono certo che andrà a lavorare per rinforzarsi fisicamente dov’è necessario”.