È morto questa sera l’ex sindacalista della Cgil Andrea Manca, 58 anni, in coma irreversibile dal 13 settembre 2021 dopo un infarto dovuto al Covid, per il quale il giudice del Tribunale di Oristano, Gabriele Bordiga, accogliendo la richiesta presentata dal fratello Alessandro, aveva deciso di interrompere i trattamenti sanitari in base alla legge 219 del 2017. Come previsto dal giudice, ieri mattina Andrea è stato trasferito nell’hospice che lo stava seguendo e questa mattina è iniziata “la sedazione palliativa profonda continua”. In serata è sopraggiunta la morte come riporta l’Ansa. È stata così rispettata la sua volontà. Andrea, nonostante non avesse lasciato nulla di scritto, aveva espresso ad amici e parenti il suo volere: in quelle condizioni non voleva vivere. Da qui la decisone del fratello Alessandro prima di chiedere il parere di medici e luminari che si erano espressi con una prognosi di recupero negativa e poi al Tribunale tramite gli avvocati Antonio Tola e Aldo Lucchi, per interrompere i trattamenti. Il giudice Bordiga ha sciolto la riserva il 16 giugno dopo aver ricevuto tutta la documentazione dall’avvocato Valerio Martis, nomimato dello stesso giudice curatore speciale di Andrea, dando ad Alessandro l’ok a staccare le macchine e avviare la sedazione profonda continua.
Cronaca
Andrea Manca morto, l’ex sindacalista della Cgil era in coma. Autorizzata dal giudice l’interruzione dei trattamenti sanitari
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