Da Genova a Fiumicino: le marinerie sono scese in piazza per protestare contro il piano d’azione Ue che prevede “una serie di misure dirompenti per l’assetto del settore” , secondo i lavoratori. Il nodo principale, spiegano, è la limitazione della pesca a strascico entro il 2030. Le marinerie liguri sono scese in piazza a Genova per protestare contro il piano UE che prevede una limitazione della pesca a strascico entro il 2030.
“Il settore della pesca, già fortemente provato da enormi difficoltà, è interessato negli ultimi mesi da quanto contenuto nelle misure della Commissione Europea per la tutela dei nostri mari e delle risorse in esse contenute – spiega la Flai Cgil Roma e Lazio – Il Piano d’azione per proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini per una pesca sostenibile e resiliente trova come unica soluzione impedire ai pescatori di lavorare”. “Per questo Fai, Flai, Uila Pesca è in piazza insieme alle associazioni professionali del settore, per chiedere l’intervento del Ministro in sede europea”, conclude il sindacato.