Dopo il caso Ruby Rubacuori e la bancarotta per il crac della sua LM Management (con una condanna a sei anni e un mese), Lele Mora è scomparso dalle scene. E adesso, alla rivista Diva e Donna, ha raccontato il reale motivo della sua sparizione. “Non sono sparito perché non mi volevano più, mi sono fatto da parte perché sono stato molto male e mi devo curare“, ha annunciato. Poi ha spiegato: “Ora non ho più carichi pendenti con la giustizia, ma non sono tornato a lavorare, mi devo curare, l’ultima botta è stata dura – ha avuto un problema neurologico per il quale ha rischiato la paralisi del lato sinistro della faccia – ed è arrivata dopo che ero già stato operato, con successo, per un tumore tra il polmone e il rene, e dopo avere scoperto di essere diabetico”.
E a proposito del non poter riprendere l’attività lavorativa ha aggiunto: “Ho problemi con la memoria a breve termine, a volte mi dimentico che cosa ho fatto poche ore prima, mentre ricordo bene tutto il passato: è l’inizio della demenza senile e l’unica mia speranza è che la malattia cammini piano piano”. Mora ha quasi 70 anni e vive a casa della figlia Diana, vicino a Verona. Riguardo il suo passato ha poi raccontato: “Quando Al Bano ha cantato all’Arena per i suoi ottant’anni, sono andato a trovarlo. Iva Zanicchi, Tessa Gelisio, Sabrina Ferilli, Platinette. Loro sono venuti a trovarmi anche quando ero in carcere, sono amici veri. Con Simona Ventura, che quando lavorava con me aveva avuto molto successo, ci sentiamo raramente, ma nulla di più”. La conclusione: “Altri sono spariti: quando sei in alto fai gola a tutti, quando cadi dai fastidio, sei come un appestato e nessuno vuole starti vicino. Ma non sono rimasto deluso, sono un uomo di mondo”.