Originarie dell’Africa, lunghe oltre 20 centimetri, le dimensioni di un topo medio, si riproducono in maniera vortiginosa, producendo circa 1.200 uova in un anno
Grandi come il pugno di una mano, possono arrivare a mangiare anche la calce degli edifici e depongono fino a 1200 uova all’anno. Sono le lumache giganti di terra africane, che stanno causando il panico nel villaggio di Broward Country, contea di Pasco, in Floria, i cui residenti sono stati sottoposti ad isolamento. Come riporta la CNN, la presenza degli animali è stata confermata dal Dipartimento di Agricoltura e servizio al consumatore della Florida (Fdacs). Le zone infestate sono attualmente sottoposte ad un trattamento con un pesticida contro i molluschi a base di metaldeide che è approvato per uso residenziale dall’Agenzia di Protezione Ambientale degli Stati Uniti.
Questa particolare specie di lumaca, infatti, oltre a divorare colture con una voracità tale da poter recare seri danni all’agricoltura, rappresenta un pericolo per la salute umana perché è portatrice di un parassita noto come verme polmonare del topo, che può provocare la meningite. Inoltre, il solo contatto degli animali con la pelle può innescare infezioni di vario tipo, spiega Christina Chitty, direttrice di informazione pubblica della Fdacs.
Originarie dell’Africa, lunghe oltre 20 centimetri, le dimensioni di un topo medio, si riproducono in maniera vortiginosa, producendo circa 1.200 uova in un anno. Gli esperti spiegano che ogni lumaca contiene organi riproduttivi sia femminili che maschili. Dopo un singolo accoppiamento, ogni lumaca può produrre da 100 a 500 uova. Queste lumache possono riprodursi molte più volte senza accoppiarsi di nuovo e possono generare covate di uova ogni due o tre mesi. Le lumache sono anche difficili da sradicare perché non hanno predatori naturali. Dulcis in fundo, ogni lumaca può vivere fino a nove anni.