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“Bugie sulla guerra e su Kiev, con Zelensky si poteva negoziare”: l’accusa finale di Prigozhin ai vertici militari russi

Attacchi andati avanti per mesi, sempre più perentori e aggressivi, contro i vertici militari russi e il capo della Difesa Shoigu. Ma nella notte del 23 giugno, con un video di 30 minuti su Telegram, si è consumata la rottura finale tra il capo dei mercenari della Wagner Yevgeny Prigozhin e l’establishment di Mosca, che ha accusato apertamente di avere mentito sulle ragioni dell’invasione dell’Ucraina e sui presunti attacchi che Kiev, con l’aiuto della Nato, avrebbe voluto sferrare su Mosca. Accuse alle quali è seguita l’occupazione da parte dei mercenari della Wagner dei siti militari di Rostov e il tentativo di colpo di Stato, con una promessa: “Distruggeremo tutto ciò che ci circonda. Non potete distruggerci. Abbiamo degli obiettivi. Siamo tutti pronti a morire. Tutti e 25mila”.

I punti Prigozhin infatti ha in discussione le principali giustificazioni della Russia per la guerra, accusando il vertice militare del paese di “ingannare” il popolo russo e sottolineando che sarebbe stato possibile negoziare con Volodymyr Zelensky ed evitare il conflitto. Il capo della Wagner ha poi ha respinto le affermazioni di Mosca secondo cui Kiev stava progettando di lanciare un’offensiva sui territori controllati dalla Russia nell’Ucraina orientale nel febbraio 2022. “Non è successo nulla di straordinario alla vigilia del 24 febbraio”, ha detto Prigozhin, aggiungendo che “il ministero della Difesa sta cercando di ingannare l’opiniopne pubblica e il presidente, raccontando la storia che ci sono stati livelli folli di aggressione da parte ucraina e che ci avrebbero attaccato insieme all’intero blocco della Nato“. In realtà, ha detto il capo di Wagner “Kiev non ha bombardato il Donbass per 8 anni, solo le posizioni russe. E l’operazione speciale è stata avviata per un motivo completamente diverso”.

Prigozhin ha infine aggiunto che la leadership russa avrebbe potuto evitare la guerra negoziando con il presidente ucraino. Secondo Prigozhin, parlando di un’imminente offensiva ucraina, il ministero della Difesa russo ha ingannato sia la società sia Putin. Prigozhin ha poi detto che gli oligarchi russi volevano far diventare presidente dell’Ucraina Viktor Medvedchuk, un politico ucraino considerato vicino a Putin. E ha criticato i vertici delle forze armate russe e del ministero per l’inizio dell’invasione, definita “un’operazione progettata in modo incompetente”. Quindi ha affermato, senza prove, che un decreto per insignire il ministro della Difesa Shoigu di una seconda stella di “Eroe della Russia” era stato preparato prima ancora dell’inizio della guerra, lasciando intendere che la promozione di Shoigu fosse uno dei motivi dell’aggressione militare contro l’Ucraina. Sempre secondo Meduza, Prigozhin – noto per i suoi toni aggressivi e offensivi – ha poi pubblicato un altro post in cui accusa il ministro Shoigu e il capo di Stato maggiore russo Valery Gerasimov di “genocidio del popolo russo, assassinio di migliaia di cittadini russi e conferimento di territorio russo al nemico”.