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“Esauriti quasi tutti biglietti aerei da Mosca per l’estero”, la corsa per lasciare la Russia

Sarebbero esauriti i voli diretti da Mosca verso l’estero, secondo quanto riporta il settimanale tedesco der Spiegel, che spiega: “I biglietti aerei da Mosca per Tbilisi, Astana e Istanbul non sono più disponibili”, mentre altri voli privati sarebbero stati monitorati dalla piattaforma Flightradar24 mentre partivano dalla capitale. La stessa piattaforma Flightradar24 viene citata anche dal canale Telegram della testata russa indipendente Baza, che avvalora l’ipotesi dell’esodo: “Esauriti quasi tutti biglietti aerei da Mosca per l’estero. Sono rimasti solo pochi biglietti con uno o due scali. Un volo diretto per Erevan ha un costo due volte decuplicato: 198.000 (più di 2mila euro) rubli al posto dei normali 10mila rubli (100 euro circa)”.

Nelle scorse ore, a partire dal sito di informazione di San Pietroburgo Fontanka, era circolata la notizia secondo cui il velivolo IL-96-300PU utilizzato da Vladimir Putin sarebbe atterrato a San Pietroburgo dopo essere decollato da Mosca. Non era chiaro se Putin fosse effettivamente all’interno del velivolo ma, sempre secondo Fontanka, anche un altro mezzo governativo, un airbus RSD523, sarebbe fuggito dalla capitale per sbarcare sul suolo di San Pietroburgo. La notizia è stata poi smentita dal portavoce presidenziale Dmitry Peskov. “Putin è al lavoro al Cremlino, nessuna fuga“, ha dichiarato. Quello che si ipotizza è che l’élite russa si stia preparando a lasciare la capitale in seguito alle minacce del capo della Wagner, Yevgeny Progozhin, di marciare sulla città.

Nella serata del 23 giugno Yevgeny Prigozhin, leader del gruppo Wagner ha pubblicato un video su Telegram in cui accusa l’esercito di Mosca di aver attaccato gli accampamenti dei propri miliziani, causando la morte di migliaia di combattenti. In una serie di clip audio, Prigozhin ha annunciato che avrebbe condotto una campagna armata per “punire” i funzionari del Ministero della Difesa, responsabili dell’attacco. Prigozhin afferma di star conducendo una “marcia della giustizia” e non un colpo di Stato, ma l’FSB (il Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa) ha annunciato un procedimento penale per indagare sul suo “incitamento all’insurrezione armata”. Nel mentre le forze armate di Wagner hanno preso il controllo di un quartier generale militare chiave a Rostov sul Don e Prigozhin ha pubblicato un video in cui umilia il viceministro della Difesa Yunus-Bek Yevkurov. In risposta, Putin ha tenuto un discorso alla nazione, denunciando quella che ha definito una “pugnalata alle spalle”. Prigozhin ha criticato la corruzione della Russia, affermando che i suoi combattenti Wagner sono i veri “patrioti”.