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Lite Bolloli-Travaglio a La7. “Sul Fatto offendi Berlusconi”. “Fa ridere che tu dia lezioni”. Giannini: “Libero è il premio Nobel dei titoli”

Scontro concitato a Otto e mezzo (La7) tra la giornalista di Libero, Brunella Bolloli, e il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio. In un dibattito sulla riforma della giustizia e sul caso Santanché, la firma di Libero cambia argomento, accusando Travaglio di offendere la memoria di Silvio Berlusconi e di avergli dedicato la prima pagina del Fatto di due giorni fa: “Fai cabaret e usi un linguaggio grillesco”.

Travaglio mostra quindi la prima pagina del quotidiano di ieri e ribatte: “Forse hai le traveggole, di cosa stai parlando? La nostra prima pagina riguarda la Santanchè e Nordio, non riguarda Berlusconi. Se ci sono dei titoli su di lui, è perché Berlusconi è stato commemorato al Senato. Sveglia! – continua – Ma poi è divertente che tu venga in trasmissione a darmi lezioni su come dirigere un giornale. Fatti un giornale, lo dirigi e così farai quello che vuoi. L’importante è che non dici che la nostra prima pagina è su Berlusconi, perché non è vero”.

Bolloli ripete le sue critiche e aggiunge: “La notizia sul grillino Minenna ha avuto meno rilevanza sul Fatto”.
Interviene la conduttrice Lilli Gruber che osserva: “Non mi risulta che Minenna sia grillino, sapevo che era filo-leghista. Ma poi anche Libero, quanto a titoli, non si risparmia”.
“Certo – commenta ironicamente il direttore de La Stampa Massimo GianniniLibero è il premio Nobel dei titoli”.
Gruber dà poi la parola al direttore del Fatto che chiosa: “La notizia di Minenna è anch’essa in prima pagina sul Fatto. Ma vi pare che io debba mettermi a rispondere a Brunella Bolloli di come faccio il giornale? Ma io lo faccio come mi pare e piace. L’altro giorno, dopo la vergogna alla Camera, c’è stata la vergogna al Senato, dove Berlusconi è stato celebrato. E noi non dovremmo occuparcene? Ma ci mancherebbe altro – conclude – Di che devo rispondere? Almeno un giornale che dica che Berlusconi era un delinquente ce lo concederete, spero. Poi un giorno o l’altro avremo un giornale unico, per il momento ancora no, anche se sulla guerra in Ucraina ce l’abbiamo già”.