La situazione è incerta, a volte le notizie discordanti. Ma da quello che emerge finora, “Putin sta affrontando la più grave minaccia in 23 anni di potere” ed è “sbalorditivo” vedere “la patina di controllo totale” che si “sgretola dall’oggi al domani“. A scriverlo è la Cnn in un’analisi sulla situazione russa, in cui si sottolinea che le prossime 24 ore saranno “decisive”. Il paese con “il quinto esercito del mondo sta per affrontare un weekend in cui il fratricidio, rivolgere le armi contro i propri soldati, è l’unica cosa che può salvare l’elite dal collasso”. Le azioni del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, sembrano essere state pianificate da tempo, la marcia verso Rostov può essere difficilmente considerata una decisione spontanea. Forse, ipotizza la Cnn, Prigozhin sognava di poter spingere Putin a cambiare i vertici dell’esercito. Ma il discorso di oggi del leader del Cremlino ha sepolto questa ipotesi.
“Vi è ora una scelta esistenziale per l’elite russa, fra il vacillante regime del presidente” e il “Frankestein che si sta rivoltando contro i suoi creatori”. Ed è anche il momento della scelta per militari, prosegue la Cnn, chiedendosi dove sono le forze speciali dell’Fsb: “Decimate dalla guerra o con poca voglia di affrontare i compagni armati ed esperti della Wagner?”. Da Kiev hanno fatto sapere che la crisi interna per Mosca rappresenta un’opportunità, e anche secondo l’analisi dell’emittente l’Ucraina non mancherà di celebrare questa crisi “che altererà probabilmente la guerra in favore di Kiev“. Ma intanto bisogna ricordare che in Russia le rivolte raramente al risultato sperato. Prigozhin potrebbe non vincere, ma Putin ne uscirà indebolito e potrebbe agire in modo irrazionale per provare la sua forza, nota la Cnn, ricordando che la “posizione della Russia come potenza nucleare responsabile dipende dalla stabilità dei vertici”. In ogni caso “é impossibile immaginare che il regime di Putin possa tornare ai precedenti alti standard di controllo. Ed è inevitabile che ci siano ulteriori tumulti e cambiamenti”.
Del fatto che si tratti della sfida allo “stato russo” “più significativa” degli ultimi tempi lo conferma anche il ministero britannico della Difesa nel consueto aggiornamento di intelligence pubblicato su Twitter. “Nelle prossime ore, la lealtà delle forze di sicurezza russe, e in particolare della Guardia nazionale russa, sarà la chiave per l’evoluzione della crisi”, si legge ancora. “Nelle prime ore del 24 giugno 2023 – spiega la Difesa britannica – la faida tra il gruppo Wagner di Yevgeny Prigozhin e il ministero della Difesa russo è sfociata in un vero e proprio scontro militare”. “In un’operazione definita da Prigozhin come una ‘marcia per la libertà’, le forze del Wagner Group hanno attraversato l’Ucraina occupata dalla Russia in almeno due località. A Rostov-sul-Don, Wagner hanno quasi certamente occupato siti chiave per la sicurezza, incluso il quartier generale che gestisce le operazioni militari della Russia in Ucraina“, afferma il report Gb, “altre unità Wagner si stanno spostando a nord attraverso l’oblast di Vorenezh, quasi certamente con l’obiettivo di raggiungere Mosca“. Per l’intelligence del Regno Unito le “prove di limitati combattimenti tra Wagner e le forza russe” potrebbero dimostrare che alcuni soldati di Mosca “siano rimasti passivi, consentendo a Wagner” di passare. “Con prove molto limitate di combattimenti tra Wagner e le forze di sicurezza russe, si ritiene che alcune probabilmente sono rimaste passive, acconsentendo” all’avanzata dei mercenari di Yevgeny Prigozhin. “Nelle prossime ore – conclude il report – la lealtà delle forze di sicurezza russa, in particolare della guardia nazionale russa, sarà cruciale per determinare lo sviluppo della crisi”.