Uno dei colossi del giornalismo, Vittorio Feltri il 25 giugno compie 80 anni e al Corriere della sera si racconta
Oggi, 25 giugno, Vittorio Feltri compie 80 anni e il mondo del giornalismo si mobilita per fargli auguri. Eppure, il giornalista non rivolge al suo compleanno un dolce pensiero: “Partiamo da un concetto: invecchiare è l’unico modo per non morire giovani. Detto questo: quando ero ragazzo io, i vecchi erano rispettati e, in qualche caso, venerati. Oggi siamo considerati dei rompiscatole (…) e così, nei nostri confronti, si è sviluppata una forma di autentico razzismo”, ha detto in un’intervista al Corriere della Sera.
Rimasto orfano all’età di 6 anni, un diploma da vetrinista e una laura in Scienze politiche, ha visto morire la prima moglie Maria Luisa dopo il parto delle sue due gemelle: “Avevo 24 anni, fu dura”, ammette. Con la seconda moglie Enoe Bonfanti, invece, l’anno scorso ha festeggiato 55 anni di nozze. E proprio parlando del suo matrimonio dichiara: “Non l’ho mai tradita. Certo, talvolta, ho diversificato”. Quindi l’ammissione: “Con il sesso ho chiuso. Fatica tanta, piacere poco, senza considerare che in certe posizioni, alla mia età, ti senti ridicolo. Poi, sai: organizzare un diversivo, portarla a cena, trovare il posto, richiede tempo. Preferisco leggere un giornale“.
Infine, sempre al Corriere della sera ha rivelato di star per lasciare Libero, fondato da lui nel 2000, per tornare al Giornale: “Sì, sto per tornare al Giornale, che sarà diretto da Alessandro Sallusti. A me hanno proposto di tenere l’omelia della domenica, e di gestire una ‘stanza’, tipo quella di Montanelli”. Poi ammette: “Ho preteso lo stesso stipendio. Che è già molto alto. I soldi mi interessano. La libertà di un giornalista si misura dalla busta paga. Dalla possibilità che hai di andare da un sarto e farti fare un buon abito su misura”, conclude.