È morto Alessandro Castellaccio, il 41enne trovato in fin di vita il 18 giugno scorso in via Domenico Giuliani, a Tivoli, in provincia di Roma. L’uomo, aggredito durante una lite in strada, si trovava ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Umberto I in coma farmacologico per una grave emorragia cerebrale. Il 41enne italiano era stato ferito da un cittadino romeno rimasto lui stesso ferito gravemente. Ricoverato con prognosi di 30 giorni all’ospedale di Tivoli era stato denunciato per lesioni dai carabinieri intervenuti sul posto. Ora per lui l’accusa potrebbe aggravarsi in omicidio.

Castellaccio, che si trovava fuori da un bar del centro storico di Tivoli, aveva invitato un gruppo di uomini di nazionalità romena a fare meno confusione. La situazione, però, era presto degenerata. Il 41enne si sarebbe trovato faccia a faccia con un romeno di 43 anni, a cui avrebbe sferrato un pugno. Poi, però, sarebbe stato aggredito da un gruppo di persone. Calci e pugni sul viso, anche quando ormai il 41enne era finito a terra. Dopo la morte la procura di Tivoli ha aperto un fascicolo per omicidio. Ad indagare sul caso sono i carabinieri di Tivoli, che il giorno stesso della rissa avevano rintracciato al pronto soccorso di Tivoli il romeno che aveva partecipato alla lite con Alessandro Castellaccio. L’uomo, però, ha sostenuto di non conoscere gli autori del brutale pestaggio. Tanti sono i ricordi degli amici dello “Sceriffo”, che su Facebook hanno dato vita al gruppo giustizia per Alessandro Castellaccio. “Niente e nessuno potrà riportarti indietro, senza di te tutti si sentiranno soli ci mancherà per sempre i tuoi sorrisi la tua generosità. La tua assenza sarà dura da sopportare per tutte le persone che ti hanno conosciuto, sei volato in cielo e l’unica cosa che possiamo fare e continuare a viverti portandoti nel cuore dei nostri ricordi”. Un altro amico, che si scaglia contro il gruppo di stranieri che hanno partecipato al pestaggio, lamenta la poca attenzione mediatica riservata al caso: “Non c’è stato un minimo articolo fatto da testate nazionali, né sui vari programmi TV: Chi l’ha visto, Quart Grado….ecc ecc. Il risalto dato al povero lo avrei tanto voluto, preteso, anche per te amico mio”

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