Reazione nel complesso molto sobria quella dei mercati dopo il weekend di caos che ha interessato la Russia. In avvio di contrattazioni il rublo ha risentito brevemente dell’accaduto, arrivando a perdere fino al 3% sul dollaro, toccando i minimi degli ultimi 15 mesi. Tuttavia a metà giornata gran parte del calo era stato recuperato con la valuta russa scambiata a 85,1 dollari. La borsa di Mosca perde circa l’1%. Gazprom arretra dello 0,4%, Lukoil del 2%. Sul mercato di Amsterdam il gas viene scambiato a 33,1 euro al megawattora, in rialzo del 2% rispetto a ieri. Dopo aver toccato un minimo di 23 euro lo scorso primo giugno il gas ha ripreso a salire nelle ultime tre settimane, preoccupa la prossima scadenza degli accordi per il transito dall’Ucraina delle forniture provenienti dalla Russia che, seppur ridotte, continuano ad alimentare parte del fabbisogno europeo. Il petrolio (brent) è in rialzo dello 0,4% sulla piazza londinese dove viene scambiato a 74,1 dollari al barile.

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