ll ministro tedesco della Difesa Boris Pistorius ha annunciato a Vilnius, nell’ambito di un’esercitazione Nato denominata “Griffin Storm”, l’intenzione della Germania di rinforzare il fianco est dell’Alleanza atlantica con un incremento permanente di 4mila soldati della Bundeswehr da mandare proprio in Lituania. Nel giugno del 2022, in conseguenza dell’invasione russa dell’Ucraina, il governo tedesco aveva già disposto una brigata di truppe da combattimento pronte a difendere il Paese baltico in caso di attacco.

L’annuncio arriva dopo che ieri il presidente della Lituania Gitanas Nauseda ha dichiarato che “i confini orientali della Nato devono essere inevitabilmente rafforzati” nel timore di un attacco proveniente, oltre che dalla Russia, anche dalla Bielorussia. Le richieste lituane erano state espresse in precedenza anche dal ministro degli Esteri Gabrielius Landsbergis che ha definito la prossimità con la Russia, vicino “imprevedibile e pericoloso”, come “il problema più grande da cui che derivano i pericoli per un Paese come il nostro”.

La Lituania è ad oggi uno dei paesi che ospita il maggior numero di truppe Nato e si prevede che la loro presenza sul territorio possa aumentare sensibilmente nei prossimi mesi. Il contingente, coordinato dall’esercito tedesco, era composto fino a circa un anno fa da 1800 truppe provenienti da Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Paesi Bassi e Norvegia. Negli ultimi mesi sono stati molti gli annunci provenienti da paesi europei e in particolare della Germania, uniti ad alcune richieste locali dei paesi baltici, di voler rafforzare la presenza militare a est. Il 18 maggio il ministro italiano della Difesa GuidoCrosetto aveva annunciato la decisione italiana di inviare 3400 soldati “sul fianco est della NATO” che si sarebbe tradotto “in circa 600 mezzi e materiali terrestri, cinque unità navali e circa trenta assetti aerei”.

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