La Guardia Civil spagnola ha recuperato in un ripostiglio a Baena, in provincia di Cordoba, 119 opere archeologiche di immenso valore, e ha arrestato una coppia di coniugi con l’accusa di reati contro il patrimonio storico, contrabbando e ricettazione. Tra le opere ritrovate, secondo quanto riporta il quotidiano El Pais, vi sono ceramiche e monete antiche estremamente rare, elementi architettonici del VII secolo con pochi esemplari simili al mondo e addirittura sculture romane, tra cui un busto femminile definito dagli esperti come “un elemento unico e assolutamente eccezionale”. Il Museo di Cordoba riporta che la donna raffigurata rimanda a “una rappresentazione realista idealizzata, elemento caratteristico della ritrattistica romana altoimperiale, a partire da Augusto”, aggiungendo che il busto “è all’altezza della migliore tradizione scultorea romana realizzata nelle botteghe ispaniche”. Riguardo gli altri reperti, particolare attenzione è dedicata a una moneta repubblicana d’argento successiva al 44 a.C., dello stesso tipo di quelle destinate a pagare l’esercito di Bruto nella guerra contro Ottaviano.
Le indagini sono iniziate dall’incrocio tra dichiarazioni di collezionisti e ispezioni periodiche agli stabilimenti dedicati alla compravendita di beni culturali: da qui è emersa l’esistenza di una coppia di coniugi noti nel mondo del mercato nero. In un comunicato gli agenti hanno dichiarato che la coppia “realizzava una vita normale, senza lussi, e agiva a diverse ore del giorno, per poter passare inosservata e introdurre i beni nel mercato delle merci di contrabbando, ottenendo così grandi benefici economici“. Dopo mesi di osservazione è stato individuato il covo nel quale sono state rinvenute le opere d’arte, poi trasferite al Museo Archeologico di Cordoba per gli interventi di valutazione e conservazione.
L’azione portata a termine dalla Guardia Civil fa parte di una più ampia operazione internazionale, chiamata Pandora VII, diretta contro il traffico illecito di beni culturali in Europa, conclusa con 60 arresti e più di 10mila opere sequestrate.