Il generale dell’esercito Francesco Paolo Figliuolo sarà commissario alla ricostruzione per il post-alluvione in Romagna. Il via libera formale del consiglio dei ministri è arrivato nel tardo pomeriggio dopo l’accordo nella maggioranza. Come noto, Figliuolo – che è comandante del Comando operativo di vertice interforze – ha ricoperto il ruolo di commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 da marzo 2021 a marzo 2022.

Nelle settimane scorse, e fino a ieri, lo scontro tra governo, Regione e sindaci si era consumato più volte sia sul nome del commissario sia sulle procedure da mettere in campo per la riqualificazione e la ricostruzione nei territori devastati dall’acqua. In particolare dall’Emilia-Romagna si è levata la voce a favore di un commissario che conoscesse e rappresentasse il territorio, concetto espresso anche da sindaci di centrodestra, come il leghista Massimiliano Pederzoli, primo cittadino di Brisighella (Ravenna). Il presidente della Regione Stefano Bonaccini subito dopo la diffusione della notizia ha commentato la scelta con un post su Facebook. “Avevamo proposto una collaborazione istituzionale che valorizzasse i territori e il rapporto diretto con cittadini e imprese”, scrive Bonaccini: “Prendiamo atto che il Governo, dopo due lunghi mesi di gestazione, ha scelto invece un modello centralistico“, incalza il presidente della regione. “Una scelta che reputiamo sbagliata ma che, ad ogni buon conto, vede la nomina di una persona con cui abbiamo collaborato bene durante la pandemia, quella del generale Francesco Figliuolo”, continua Bonaccini sottolineando di essere pronto a collaborare a lavorare insieme con il nuovo commissario.

Intanto nel corso della conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha sottolineato che i presidenti di Emilia-Romagna, Toscana e Marche saranno i subcommissari del generale Figliuolo: “Non ho molto da aggiungere per la nomina del commissario, che non è ancora stata formalizzata – ha spiegato – Il presidente del Consiglio ha solo reso noto il nominativo del Generale Figliuolo per le competenze mostrate in un momento delicato. I presidenti di regione Bonaccini, Acquaroli e Giani saranno i subcommissari di Figliuolo”.

Gli enti locali romagnoli avevano avuto più di un problema con il ministro Musumeci il quale in occasioni diverse aveva risposto alle richieste di fondi per la ricostruzione sostenendo che “il governo non è un bancomat” e aveva stimato i tempi in “9 anni“. I sindaci erano anche andati su tutte le furie perché il governo aveva contestato la decisione di aprire i cantieri urgenti. “Centinaia di cantieri urgenti già partiti senza fondi a bilancio. Secondo il Governo non dobbiamo farlo”. “Tali interventi per cui siamo stati redarguiti – aveva risposto il sindaco di Cesena Enzo Lattuca – non si concordano prima, si effettuano perché improcrastinabili per frane e argini rotti senza avere nei bilanci quelle risorse, con una procedura veloce si incarica un’azienda di aprire una strada per portare medicinali, alimenti a chi è isolato, o portare in salvo” .

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