“Attualmente c’è davvero c’è il grande pericolo dell’uso dell’arma atomica. Sempre di più autorevoli commentatori russi dicono che bisogna usarla, tanto che Sergei Karaganov, che è il capo del Consiglio russo di politica estera e della difesa, ha affermato che è una decisione difficile da prendere ma va fatto. E questo ha cambiato molto il clima a Washington “. Lo rivela a Omnibus (La7) Mario Giro, ex viceministro degli Esteri e membro della Comunità di Sant’Egidio con una lunga carriera nella cooperazione internazionale.
Giro spiega la grande preoccupazione che serpeggia negli Usa: “Sono stati pubblicati molti articoli, a partire da Richard Haass, presidente del Council on Foreign Relations, il quale, insieme a tanti altri come la Rand Corporation, che è il think tank vicino al Pentagono. sostiene che bisogna trovare una exit strategy per uscire dalla guerra“.
L’ex viceministro poi commenta la missione di pace voluta da Papa Francesco e affidata al cardinale di Bologna e presidente della Cei Matteo Zuppi, che oggi è a Mosca: “Il cardinale vedrà il patriarca Kirill e alcune autorità russe. Non è chiaro ancora chi, ma forse Lavrov. Naturalmente, dopo quello che è successo, adesso a Mosca le misure di sicurezza sono draconiane , però il cardinale ha voluto mantenere la promessa della sua visita – spiega – anche perché è lo spirito della missione per cui il Papa lo manda a Mosca: tenere i canali aperti e cercare gesti di umanità. Si parlerà dei bambini ucraini deportati in Russia, dello scambio dei prigionieri e anche del grano, perché il 18 luglio scadrà l’intesa, mediata dalla Turchia e garantita dall’Onu, per il “corridoio del grano” nel Mar Nero. Ed è nota la sensibilità del cardinale Zuppi per quanto succede in Africa“.
E conclude: “In questa situazione, parlare di pace o comunque ascoltare anche la campana russa da parte della Chiesa Cattolica è precisa volontà del Papa, che si strugge del fatto che non ci siano canali di dialogo oltre il suo. E questo è un gesto che potrebbe cambiare l’atmosfera“.