Le purghe del Cremlino contro i fiancheggiatori del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, dopo l’interrotta marcia su Mosca di qualche giorno fa, sembrano essere iniziate. E potrebbero colpire i vertici militari russi. Se il generale Andriy Yudin risulta essere stato “congedato dai ranghi” dell’esercito federale, rimane il mistero sulle sorti di uno dei nomi più importanti dell’élite miliare della Federazione: l’ex capo delle operazioni militari in Ucraina Sergey Surovikin.

Mentre il provvedimento nei confronti di Yudin era ormai di dominio pubblico, alcuni media russi e occidentali, dal Moscow Times al Financial Times, hanno iniziato a diffondere la notizia, citando diverse fonti di alto grado, che il suo superiore, Surovikin appunto, fosse addirittura finito agli arresti. Sarebbe stato lui, sostengono, uno degli alti gradi militari ad aver saputo in anticipo dei piani del gruppo Wagner e di aver taciuto il tutto ai vertici della Difesa, di fatto dando sostegno alle mire golpiste di Prigozhin.

Una notizia che si è alimentata velocemente, dato che di Surovikin, considerato uno dei fedelissimi di Putin, ex Specnaz dell’Unione Sovietica in Afghanistan, veterano della Cecenia e comandante delle forze russe in Siria a sostegno di Bashar al-Assad, si erano perse le tracce da sabato. Un’assenza che già da giorni alimentava gli interrogativi sulla sua sorte, in un momento di massima tensione all’interno del Paese. E anche il comportamento del Cremlino non ha certo aiutato a fare chiarezza: interpellato da alcuni giornalisti, il protavoce Dmitry Peskov si è rifugiato dietro un ‘no comment’ invitando i reporter a rivolgere le proprie domande alla Difesa.

Il mistero si è ulteriormente infittito quando a prendere la parola, nel pomeriggio, è stata la figlia di Surovikin, Veronika, che ha nettamente smentito la notizia dell’arresto: “Non è successo niente al comandante in capo delle forze aviotrasportate, tutti sono al lavoro”, ha detto in un’intervista al media russo Baza. E riguardo al fatto che il generale sia scomparso dai media ha precisato: “Non è mai apparso sui mass media ogni giorno e non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche regolari”. Versione sostenuta anche dal sito di notizie indipendente iStories, che cita fonti dello Stato Maggiore della Difesa e del Fsb, precisando che Surovikin non è stato arrestato, ma solo interrogato e poi rilasciato.

Provvedimenti del Cremlino nei confronti di Surovkin, se confermati, non sarebbero presi a cuor leggero. Perché il generale russo è veramente uno dei personaggi più importanti dell’élite militare della Federazione. Noto come “generale Armageddon”, era stato nominato comandante delle forze dispiegate in Ucraina lo scorso ottobre ed è stato lui a ordinare i bombardamenti a tappeto contro le infrastrutture civili. Aveva in precedenza operato in Siria, dove ha sviluppato un rapporto stretto con la Wagner. Tornando indietro nel tempo, nel 1991, durante il golpe in Unione Sovietica, comandava un’unità militare che ha sfondato le barricate di chi protestava uccidendo tre persone. In Siria ha guidato le forze armate in difesa del dittatore Bashar al-Assad, anche se il suo primo incarico risale agli inizi degli Anni 80 nei reparti delle forze speciali sovietiche in Afghanistan.

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