Una serie prodotta dagli israeliani sulla spy story della barca piena di agenti segreti affondata nel Lago Maggiore. A darne notizia nei dettagli è stata Variety. Izhar Harlev, co-creatore e showrunner di Mossad 101 e The Gordin cell sta lavorando a Maggiore, una serie thriller incentrata sull’affondamento della barca piena di ufficiali dell’intelligence israeliane e italiana avvenuta il 28 maggio scorso sul Lago Maggiore a ridosso delle Alpi Svizzere. Committente di questa sorta di istant-serie – non è passato nemmeno un mese dal fatto di cronaca – è Yes TV. Maggiore verrà sviluppato e prodotto da Dafna Prenner di Artza Productions (il team produttivo artefice di The beauty queen of Jerusalem, show di successo di Netflix), dal parigino Leo Maidenberg e da Jad Ben Ammar (figlio di Tarak Ben Ammar, ex socio di Berlusconi per le produzioni cinematografiche) per l’italiana Talea produzioni. Variety spiega che la serie avrà otto puntate e ruoterà attorno all’affondamento della barca, ma soprattutto “agli eventi che seguirono”.
La barca con a bordo 23 passeggeri, zeppa di agenti dell’intelligence, affondò a seguito di una tempesta: quattro le persone annegate tra cui un ex agente del Mossad, due agenti dei servizi italiani e una donna russa. Decine le ricostruzioni arbitrarie, e non ancora provate, su cosa si stesse facendo su quella barca e sulle cause dell’incidente. L’unico dato certo è che per la Procura del luogo è indagato lo skipper italiano della barca per omicidio colposo. “Ci sono molte più domande che risposte su ciò che è accaduto su quella barca e su ciò che è accaduto dopo il suo affondamento. Su tutte: perché Israele ha inviato un aereo privato per evacuare le vittime di nazionalità israeliana?”, ha affermato la produttrice di Maggiore, Dafna Prenner a Variety. La serie, scrive ancora Variety, “solleverà altri dubbi. Tra questi: per quale motivo i sopravvissuti sono immediatamente scomparsi dalla scena? Chi era la moglie russa dello skipper? Qual è il ruolo dell’Iran e della Russia nella faccenda?”. La Prenner ha ricordato che nel team di scrittura della storia contribuirà anche un giornalista investigativo che ha avuto accesso a informazioni ancora segrete.
