Decine di auto in fiamme, pesanti scontri, lacrimogeni e molti feriti. È rivolta a Nanterre durante la “marcia bianca” guidata dalla madre di Nahel M., il 17enne ucciso da un poliziotto due giorni fa nella città francese. Diversi poliziotti sono stati feriti, molte vetture sono state date alle fiamme durante le violenze esplose all’arrivo del corteo davanti al tribunale. In strada sono scese circa 6mila persone, partite dal quartiere Pablo Picasso, guidate dalla madre del giovane. Il corteo – nel quale erano presenti diversi cartelli come “la polizia uccide” – è stato tranquillo fino a poco dopo le 16, quando sono iniziati gli scontri e la polizia ha fatto largo uso di lacrimogeni per provare a disperdere i manifestanti.
Gli agenti di polizia hanno anche effettuato numerose cariche durante le violenze, durate oltre due ore. La presidente della regione di Parigi Valérie Pécresse ha intanto annunciato che i servizi di autobus e tram verranno sospesi a partire dalle 21 di giovedì per tutelare i lavoratori dei trasporti e i passeggeri dagli scontri, che vanno avanti da giorni in tutte le banlieue dell’Ile-de-France. La decisione di sospendere il servizio di tram e autobus è stata presa insieme al capo della polizia di Parigi e agli operatori dei trasporti della regione di Parigi. Il governo francese ha dichiarato che dispiegherà 40.000 agenti di polizia e adotterà un approccio di tolleranza zero nei quartieri in cui sono stati incendiati edifici e veicoli.
1 /11 Manifestazione di protesta a Parigi per la morte del giovane Nahel ucciso da un poliziotto
AP Photo/Michel Euler
Dalle 21 e fino alle 6, a partire da stanotte e fino al 3 luglio, scatterà il coprifuoco nel comune di Clamart (Hauts-de-Seine). La stessa misura è stata decretata, sempre dalla prossima notte, anche a Compiègne (Oise), ma dalle 22 alle 6. Per limitare i rischi dovuti alle proteste, sono stati “rinviati tutti i movimenti non essenziali dei ministri previsti” per giovedì. In serata infatti è attesa la terza ondata di proteste. Nella notte tra mercoledì e giovedì sono stati almeno 150 i fermati ed è stata attaccata – da una ventina di persone col passamontagna – anche la postazione all’ingresso del carcere di massima sicurezza di Fresnes, vicino a Parigi, con uso di fuochi d’artificio. Secondo quanto riferisce il governo, sono 170 gli agenti rimasti feriti.