Utilizzava la carta di credito della Fondazione Teatro del maggio musicale fiorentino per pagare spese “non inerenti la sua funzione”. Tradotto: trasloco, pernottamenti in alberghi, voli aerei e con elicottero, taxi e treno. E per altre compere personali aveva “ottenuto il rimborso”. Totale delle spese? 126.483,61 euro. Che ora la procura di Firenze ha sequestrato ad Alexander Pereira, ex sovrintendente della Fondazione Teatro, accusato di peculato.
È stato contestato a Pereira anche di avere ottenuto il pagamento diretto, da parte di due fondazioni estere, del canone locativo della propria abitazione personale a San Casciano Val di Pesa (Firenze), “canone elargito anche per la sponsorizzazione del Maggio Musicale”. Il sequestro preventivo è stato eseguito il 28 giugno dal Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Firenze in base all’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal Tribunale di Firenze, che ha così accolto l’appello del pubblico ministero contro il decreto del giudice per le indagini preliminari del 24 maggio scorso di rigetto della richiesta di sequestro preventivo.
Il Tribunale ha ritenuto “la sussistenza di concreti elementi di fatto, quantomeno indiziari, idonei a ricondurre la condotta dell’indagato al reato di peculato, avendo fruito Pereira di rimborsi ed effettuato spese, non solamente non consentiti dal contratto e dal regolamento della Fondazione, ma che esulano anche dalle funzioni svolte”. Dai primi giorni dello scorso marzo scorso la Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino – “dopo aver raccolto i pareri tecnico-giuridici di varie istituzioni e dopo un’attenta analisi della situazione finanziaria e amministrativa” – su decisione del ministero della Cultura è stata commissariata. Il ruolo di commissario è stato affidato a Onofrio Cutaia.
Nel 2022 si sono registrati 12,7 milioni di costi di produzione a fronte di 2,7 milioni da ricavi bigliettazione oltre ai 5,4 milioni di sponsor privati (di cui 1 milione anticipato di un’annualità). Il buco di bilancio ha costretto subito il commissario Cutaia a bloccare nuovi spettacoli in vista del Festival del Maggio. Entro il prossimo mese di luglio la Fondazione dovrà essere ‘solvente’, ovvero dovrà avere titoli certi, a fronte di risorse straordinarie, pari a 8 milioni di euro. In caso contrario, l’unica alternativa sarà la sospensione delle attività e il tentativo di ricorso alla cassa integrazione per i lavoratori. Il ministero della Cultura, con il Comune di Firenze, la Città Metropolitana e la Regione Toscana sono impegnati in questa fase a cercare le risorse necessarie per non bloccare l’attività della Fondazione lirico-sinfonica.