A Casal di Principe, in provincia di Caserta, il 17enne Giuseppe Turco è morto dopo essere stato colpito con almeno otto coltellate da un ventenne, fuggito ma presto identificato e fermato dai Carabinieri grazie alle testimonianze degli amici della vittima. Il giovane ha confessato di aver accoltellato il 17enne nel contesto di una lite per una ragazza contesa che in passato era stata legata sentimentalmente alla vittima e che poi aveva intrapreso una relazione con lui. Inizialmente i due si sarebbero aggrediti verbalmente, dopodiché sarebbe scattata una rissa tra diversi ragazzi e l’aggressore ha estratto il coltello ferendo mortalmente il rivale. “Volevo solo difendermi”, ha raccontato il 20enne. Soccorso immediatamente dagli amici, Giovanni Turco è stato portato alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Troppo gravi le ferite riportate.
Dalle indagini – realizzate dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe con il coordinamento della Procura di Napoli Nord – è presto emerso che l’aggressore era stato già denunciato per porto d’arma da sparo abusivo. Ora si cerca l’arma utilizzata per l’omicidio, che sembra essere stata gettata negli attimi successivi all’aggressione. I militari dell’Arma di Casale hanno setacciato la zona ma senza successo. Il 20enne è accusato di omicidio e si trova attualmente nel carcere di Santa Maria Capua Vetere in attesa di convalida del provvedimento.
Renato Natale, sindaco di Casal di Principe, ha espresso il suo cordoglio alla famiglia della vittima con un post su Facebook: “Quanto è successo ieri sera in piazza Villa, ci lascia sgomenti, un ragazzo di 18 anni che perde la vita per mano di un altro giovane, è una di quelle notizie che non vorremo mai sentire. Non possiamo che esprimere la nostra costernazione e la vicinanza alla comunità di Villa Literno a cui apparteneva la vittima e alla sua famiglia. Intanto” – ha dichiarato “ho inviato ai responsabili dell’ordine pubblico la richiesta di fare un ulteriore sforzo per garantire presidi permanenti nei luoghi di maggiore affluenza giovanile. Nel contempo ho convocato una riunione straordinaria per lunedì con le organizzazioni giovanili, per riflettere su quanto è avvenuto e verificare la possibilità di collaborare tutti insieme per mettere in campo adeguate iniziative socio culturali in grado di prevenire fenomeni di questo tipo”.