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In Francia terza notte di violenze e saccheggi per l’omicidio di Nahel. Unità di crisi con Macron: “Schiereremo ancora più polizia”

La Francia è in fiamme per l’omicidio di Nahel da parte della polizia e, dopo la terza notte di violenze, con commissariati in fiamme e saccheggi nei negozi, le autorità provano a rispondere con mano ferma. Ma nonostante i risultati pratici portati dal tentativo di militarizzare le periferie con l’invio di 40mila agenti, compresi i reparti speciali e le teste di cuoio, l’unità interministeriale di crisi ha deciso di evitare le misure più drastiche ipotizzate in mattinata, come coprifuoco e stato di emergenza.

Il tavolo, guidato dal presidente Emmanuel Macron, si è concluso con l’annuncio dell’annullamento dei grandi eventi nei prossimi giorni e di un maggior dispiegamento di forze dell’ordine nelle strade “per contenere le violenze”, frutto – secondo l’Eliseo – di “un’inaccettabile strumentalizzazione della morte di un adolescente”. Macron ha inoltre citato gli esempi di TikTok e Snapchat dove “si sono organizzati comizi violenti”. Pertanto, ha proseguito, “faremo diversi passi nelle prossime ore” per organizzare “il ritiro dei contenuti più sensibili”. Il governo francese ha deciso quindi di cancellare gli eventi di “grande richiamo” che “implicano la mobilitazione di forze dell’ordine e che possono presentare rischi per la sicurezza” nello stato attuale del paese. Annullate entrambe le date dei concerti della cantante Mylène Farmer, in programma stasera e domani allo Stade de France, entrambi sold out in prevendita.

La riunione – che ha provocato il rientro anticipato di Macron dal Consiglio europeo – è arrivata dopo un’ultima notte – come da alert dei servizi segreti che avevano parlato di una possibile “propagazione” delle violenze contro i “simboli dello Stato” – in cui gli scontri si sono fatti più pesanti. A Montigny, vicino a Parigi, sono stati saccheggiati diversi negozi e boutique in un centro commerciale. Diverse località della banlieue di Parigi, soprattutto nel nord, nel dipartimento Seine-Saint-Denis, sono stati presi d’assalto. Il commissariato di Saint-Denis è stato preso di mira da un attacco, così come quello della vicina Stains.

Incendi sono stati appiccati a Rosny-sous-Bois. Charles Aslangul, sindaco di Bry-sur-Marne, ha denunciato un attacco con molotov e razzi artigianali contro i locali della polizia municipale, con successivi incendi e saccheggi. Attaccato anche da una trentina di persone il commissariato di Alfortville. A Nantes, nell’ovest della Francia, un veicolo si è lanciato contro un supermercato, sfondando la saracinesca e dando il via ad un saccheggio.

Lancio di razzi anche contro gli autobus a Grenoble, nel sud-est della Francia, con i conducenti degli autobus che si sono rifiutati di continuare a prestare servizio. Molotov contro un ufficio della polizia anche a Pau, nei Pirenei (ovest del Paese). I pompieri di Parigi e della regione Ile-de-France hanno invitato su Twitter a non intasare le linee a causa dell’enorme numero di chiamate di emergenza ricevute in queste ore. A Nanterre, epicentro degli scontri, dispiegato un mezzo blindato della brigata antisommossa. A Tour, Avignone, Nantes e Tolosa sono in azione gli uomini dei reparti speciali Gign. La prefettura di Parigi ha riferito di 1.569 incendi appiccati nelle violenze della notte, di cui 1.500 a Parigi e dintorni, con 21 autobus, 640 cassonetti e 5 cantieri dati alle fiamme. Il ministro degli interni francese Gérald Darmanin ha annunciato con un Tweet che 667 persone sono state arrestate e 249 agenti sono rimasti feriti.