Fratelli d’Italia ormai stabilmente sotto il 30%, Lega e Forza Italia quasi appaiate e una forbice di quattro o cinque punti percentuali tra Pd e M5s, a vantaggio del primo. È il quadro che emerge dai sondaggi pubblicati venerdì su Repubblica e La Stampa, realizzati rispettivamente da Demos & Pi di Ilvo Diamanti e da Euromedia Research di Alessandra Ghisleri. Demos stima il partito di Giorgia Meloni al 29% tondo, con un calo di tre decimi rispetto ad aprile: il Carroccio invece è dato all’8% (-0,2%) e Fi al 7,8% (+0,2%). Il gradimento del governo, inoltre, scende dal 56% al 54%: per trovare un dato più basso bisogna tornare al febbraio 2020, subito prima dello scoppio della pandemia di Covid.
Tra le opposizioni il Pd appare il più in forma, con una crescita di mezzo punto che lo porta dal 20,1% al 20,6%, mentre il Movimento cala specularmente dal 15,6% al 15,2%. Azione di Carlo Calenda continua a lasciare per strada consensi (dal 4,2% al 3,7%) a vantaggio di Italia viva di Matteo Renzi, che rosicchia uno 0,2% (dal 2,4% al 2,6%). La somma dei due partiti è comunque inferiore di quasi un punto alla percentuale di cui erano accreditati insieme, prima del clamoroso divorzio di aprile (6,3% contro 7,2%). Tra i leader, il gradimento più alto è quello dell’ex premier Mario Draghi (57%), seguito da Giorgia Meloni (54%), dal neo-presidente di Fi Antonio Tajani (39%) e dal capo del M5s Giuseppe Conte (38%). Più staccata Elly Schlein, che in due mesi perde cinque punti e scende al 31%.
Anche per Euromedia FdI viaggia intorno al 29% (29,2) ma in questo caso con una crescita di 0,4 punti rispetto alla rilevazione precedente. La Lega è stimata all’8,4% (-0,3%), mentre Forza Italia, dopo la morte di Silvio Berlusconi, crollerebbe addirittura di 2,5 punti piombando al 7% dal 9,5% di cui era accreditata. Nel centrosinistra il Pd è dato al 20,2%, in calo di 1,1 punti, il M5s al 16,2%, in crescita di 1,5. A differenza che per Diamanti, per Ghisleri crescono sia Azione sia Italia viva, con il primo al 4,6% (+0,5%) e il secondo al 4% (+0,4%). Alla domanda “considera stabile il governo Meloni?” risponde di sì circa la metà degli intervistati (49,5%), percentuale che sale al 91% tra gli elettori di Fratelli d’Italia e al 64-66% tra quelli di Forza Italia e della Lega, scendendo invece poco sopra il 20% tra quelli di centrosinistra.