“Siamo di fronte a un'allergia al sole o fotoallergia, una reazione del sistema immunitario alla luce del sole”, spiega al FattoQuotidiano.it Magda D'Agostino, dermatologa presso il Policlinico Gemelli di Roma
“Quel giorno eravamo solo io e una mia amica in spiaggia, ed era luminoso ma nuvoloso e non così caldo”. Sembra l’incipit di quei romanzi che già dalle prime righe, in uno scenario apparentemente tranquillo, anticipano un seguito inquietante. Non è un thriller, ma la vicenda, realmente accaduta, è densa di sgradevoli conseguenze. L’ha raccontata su TikTok la diretta protagonista, Bela Chatwin, 21 anni, un’assistente di interior design che durante una vacanza a San Diego si è accidentalmente addormentata in spiaggia senza applicare la crema solare, scatenando la reazione: l’intossicazione solare. “Mi sono addormentata per circa cinque ore. Pensavo che la mia amica mi avrebbe svegliata, ma anche lei si è addormentata. Il giorno dopo avevo la faccia rossa che ha iniziato a gonfiarsi e avere vesciche. Riuscivo a malapena ad aprire gli occhi. Perfetti sconosciuti venivano da me chiedendomi cosa c’era che non andava e mia sorella non mi riconosceva nemmeno. Sono andata direttamente dal dottore, e lui mi ha detto che era il caso peggiore che avesse visto”. Bela ha spiegato di aver scoperto di soffrire di una fotodermatite – un’allergia permanente al sole – che non le era stata mai diagnosticata fino a quel momento, poiché aveva sempre applicato la dovuta protezione prima di esporsi al sole.
“Siamo di fronte a un’allergia al sole o fotoallergia, una reazione del sistema immunitario alla luce del sole”, spiega al FattoQuotidiano.it Magda D’Agostino, dermatologa presso il Policlinico Gemelli di Roma. “Ma attenzione, contrariamente a quanto si legge nella notizia diffusa sul caso di questa ragazza, se soffre di una dermatite fotoallergica la terapia non potrà essere una protezione solare, ma un trattamento a base di antistaminici e steroidi, oltre alla possibilità di desensibilizzare la pelle facendo delle sedute di fototerapia”, precisa D’Agostino.