Stella della Lazio dello scudetto vinto nel 1974, bandiera biancoceleste. Poi apprezzato commentatore televisivo in Rai. È morto all’età di 68 anni Vincenzo D’Amico: era ricoverato da alcuni giorni al Policlinico Gemelli di Roma. “Il presidente Claudio Lotito e tutta la Ss Lazio apprendono con estremo dolore e profonda commozione la notizia della scomparsa di Vincenzo D’Amico, protagonista indiscusso dello Scudetto 1973/74″, si legge in una nota del club.
Meno di due mesi fa lo stesso D’Amico aveva annunciato su Facebook di lottare contro un cancro: “Mi dicono che i malati oncologici tirano fuori forze inaspettate! Io ci sto provando!”. Poco dopo l’annuncio della malattia, durante la partita tra Lazio e Lecce giocata allo stadio Olimpico, i tifosi biancocelesti avevano esposto un lungo striscione di incoraggiamento nei confronti di una delle bandiere del club.
Con la Lazio dal 1971 al 1986 (eccetto una breve parentesi al Torino), D’Amico ha collezionato 336 presenze e 49 gol. Faceva parte della squadra campione d’Italia nella stagione 1973/1974. “Leggenda biancoceleste e coraggioso capitano nei momenti difficili della Società, Vincenzino, come tanti lo hanno sempre continuato a chiamare, ha fatto innamorare i tifosi di diverse generazioni con le sue magie in campo e il suo infinito attaccamento alla maglia”, ricorda il comunicato del club. D’Amico “mai ha fatto mancare passione, impegno e dedizione ai colori biancocelesti. Il presidente Lotito, a nome di tutto il club, rivolge alla sua famiglia e ai suoi cari le più sincere condoglianze. Non ti dimenticheremo mai, Vincenzo”, conclude la nota
D’Amico ha chiuso la carriera da giocatore alla Ternana nel 1988. Appese le scarpe al chiodo, ha cominciato la carriera da volto televisivo prima nelle emittenti locali e poi nella televisioni di Stato. Dal 2007 al 2009 è stato anche dirigente del Latina, la città in cui era nato il 5 novembre 1954.