Nessuno è in grado non solo di battere, ma nemmeno di contrastare Max Verstappen. L’olandese completa con la vittoria del Gran Premio un weekend da record in Austria: pole position al venerdì, pole anche nelle qualifiche Shootout, vittoria nella gara Sprint, vittoria nel normale Gp e pure il giro veloce in gara, rubato al suo compagno di squadra Sergio Perez, montando le gomme soft proprio all’ultimo giro. Una mossa da cannibale, che suggella il dominio del campione del mondo e della sua Red Bull, proprio nel circuito di casa di Spielberg. Festeggia anche la Ferrari, che torna a essere la macchina più veloce nel campionato degli altri: Charles Leclerc è riuscito a difendere il secondo posto fino al traguardo, Carlos Sainz invece ha dovuto cedere il terzo gradino del podio a Perez, che ha rimontato dalle retrovie. Se non altro, la rincorsa a Mercedes e Aston Martin nella classifica Costruttori è ufficialmente cominciata.
Alle spalle di Red Bull e Ferrari si piazzano la McLaren Lando Norris e l’Aston Martin di Fernando Alonso. A completare la top ten le due Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell, l’Alpine del francese Pierre Gasly e l’altra Aston Martin di Lance Stroll. È stata una gara condizionata anche dai track limits, che come durante le qualifiche hanno tormentato i piloti: Sainz e Hamilton, ma non solo, ne hanno fatto le spese beccandosi 5 secondi di penalità. Una regola ridicola, di cui la F1 non ha davvero bisogno. Se nelle retrovie ci sono stati bagarre e sorpassi, la F1 avrebbe appunto bisogno di qualcuno in grado di reggere il confronto con la Red Bull di Verstappen. La sua prima posizione non è stata mai davvero in discussione, nemmeno quando grazie a una Virtual Safety Car la Ferrari ha provato una mossa diversa, richiamando ai box i due piloti per un cambio gomme anticipato. L’olandese ha proseguito e dopo la sua sosta ha superato agilmente Leclerc, riprendendosi definitivamente la prima posizione.
L’ordine d’arrivo del Gp d’Austria
La classifica Piloti dopo il Gp d’Austria
La classifica Costruttori dopo il Gp d’Austria